Data:
23/05/2003 21.37.22
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VIII.
Dimostrazione della co-eternit? di Figlio e Padre, nonostante il legame di generazione.
Giacch? ho affermato che il Figlio ? generato dal Padre, eppure al Padre ? coeterno, ora mi soffermo sulla peculiarit? di tale legame generativo, non prima, per?, d'un appello: non crediate che mi faccia intimidire dal versetto che recita ?Chi spiegher? (il mistero del)la Sua generazione??: la perplessit? espressa dal versetto, infatti, denuncia che l?argomento ? difficile a trattarsi, ma non impossibile. E dunque, il Padre gener? il Figlio ? ovvero, la Divina Potenza gener? la Sapienza ? allorch? provvide all?essenza ed all?ordine del creato. E poich? provvide a ci? prima di tutti i secoli [cio? prima di creare il tempo stesso, ch?? la numerazione del movimento del mondo, secondo gli antichi; in un?eternit? ?pre-temporale?, per cos? dire], gener? la Sapienza, ovvero il Figlio, prima di tutti i secoli; ? una Sapienza assoluta, che non si regge su dottrina o esperienza altrui, ma sulla sua propria stessa natura. La Sua Esistenza ? un esistere dall?eternit? dei tempi, se m?? lecita l?espressione ? coincide con la Sua Sapienza; se Egli dunque ? eterno, eterna ? la Sua Sapienza. Ecco perch?, dunque, il Padre gener? il Figlio a s? coeterno e consustanziale.
Dimostrazione del perch? talune cose siano attribuite solo ad una delle Persone della Trinit?, quando invece la Trinit? opera in armonia.
XII.
Bench? le Persone della Trinit? [Padre, Figlio, Spirito] operino insieme ? mai infatti la Potenza opera senza la Sapienza e la Volont?, e cos? via ? tuttavia talune opere sono attribuite alla Potenza, ovvero al Padre, altre alla Sapienza, ovvero al Figlio, altre ancora alla Volont?, ovvero allo Spirito Santo. Viene ad esempio attribuita quale opera della Potenza, ovvero del Padre, la missione redentrice del Figlio, bench? in essa rientrino anche Sapienza e Volont?.
Trad. Bukowski
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