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bukowski
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Re: livio
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Data:
24/05/2003 15.34.20
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Livio, Storia di Roma, XXI, 11 passim
Dum Romani tempus terunt legationibus mittendis , Hannibal , quia fessum militem proeliis operibusque habebat , paucorum iis dierum quietem dedit , postquam stationes ad custodiam vinearum aliorumque operum disposuit . Interim animos eorum , nunc ira in hostes stimulando , nunc spe praemiorum , accendit . Ut vero pro contione edixit praedam captae urbis militum fore , adeo accensi sunt omnes , ut , si extemplo signum datum esset , nulla vi resisti videretur posse . Saguntini , quamdiu a proeliis quietem habuerant nec lacessentes nec lacessiti , non nocte non die unquam cessaverant ab opere , ut novum murum ab ea parte , qua patefactum oppidum ruinis erat , reficerent . Inde oppugnatio aliquanto atrocior quam antea adorta est ; nec qua primum aut potissimum parte ferrent opem , cum omnia variis clamoribus streperent , satis scire poterant . Ipse Hannibal qua turris mobilis omnia munimenta urbis superans agebatur , hortator aderat . Quae cum admota , catapulitis ballistisque per omnia tabulata dispositis , muros defensoribus nudasset , tum Hannibal , occasionem nactus , quingentos ferme Afros cum dolabris ad subruendum ab imo murum mittit . Nec difficile fiut opus quod caementa non calce durata erant , sed interlita luto.
Mentre i Romani buttavano via il loro tempo in ambascerie, Annibale, che aveva i soldati stanchi per le battaglie e per la costruzione delle opere di assedio, concesse loro alcuni giorni di riposo ma non trascur? di disporre dei corpi di guardia vicino alle vinee e alle altre opere d'assedio; e intanto andava eccitando i loro animi ora facendo appello alloro risentimento per spronarli contro il nemico, ora facendo intravvedere speranza di ricompense. Quando poi, davanti all'assemblea dell'esercito, ebbe a proclamare che il bottino della citt? catturata sarebbe andato tutto ai soldati, essi ne furono a tal punto eccitati che nessuna forza avrebbe potuto opporsi loro se il segnale di battaglia fosse stato dato in quel momento. I Saguntini, appena i combattimenti tacquero, senza subire o infliggere provocazioni, lavorarono giorno e notte per costruire un nuovo muro dalla parte in cui la citt? era diventata accessibile grazie alle brecce aperte nella cinta. Subito dopo divamp? un scontro ancor pi? terribile di prima: in mezzo al risuonare di mille grida diverse, non era nemmeno possibile sapere da quale parte fosse pi? urgente o pi? utile portare aiuto. Ed era presente, con le sue esortazioni, lo stesso Annibale proprio nel punto in cui veniva accostata una torre mobile che superava in altezza tutte le difese della citt?. Quando questa fu un posizione, grazie alle catapulte e alle balliste che erano disposte su ogni suo piano, tutti i difensori furono spazzati via dalle mura; Annibale, comprendendo che era il momento propizio, mand? avanti cinquecento Africani con dei picconi per scalzare le mura fino alle fondamenta. Non era un lavoro molto difficile, perch? i blocchi di pietra non erano cementati con calce ma semplicemente spalmati di fango.
Trad. G. D. Mazzocato
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• livio Re: livio
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