Data:
24/05/2003 18.09.44
rispondi
al msg
nuovo
msg
cerca nel forum
torna
all'indice |
E? tratta, molto liberamente, da Giustino, Epitomi, XI
Al re macedone Filippo successe suo figlio [suppongo ?filius?] Alessandro, (allora) ventenne, superiore al padre sia in valore che in difetti [ablativi di limitazione]. Sua prima cura fu d?attendere alle esequie paterne, durante le quali, prima di tutto, fece trucidare ? (proprio) nei pressi del sepolcro paterno ? i complici [conscios] dell?assassinio (di Filippo appunto) [avvenuto, come saprai, nell?autunno 336]. Quindi, alla notizia del passaggio del popolo ateniese e di quello tebano alla parte dei Persiani [lett. essendo stato annunziato che?], con incredibile tempismo assal? [?adortus? ? adorior, participio congiunto] ed espugn? Tebe, e perpetr? una crudele strage di cittadini; forte di tale punizione esemplare, costrinse gli altri popoli greci a ritornare al (precedente) stato d?obbedienza [dopo la suddetta defezione]. Di poi, con l?animo rivolto [animum intendens; lett. ? all?attivo] alla guerra contro i Persiani [suppongo ?Persicum?], (gi?) intrapresa dal padre [lett. ? all?attivo], allest? un esercito di 32mila fanti e 4mila500 cavalieri, nonch? una flotta di 82 navi; traslate tali truppe in Asia, (Alessandro) ? entro un periodo di 4 anni ? sottomise l?impero persiano, fondato 200 anni prima da Ciro il Grande [lett. ? all?attivo]. In seguito, (Alessandro) estese l?impero macedone fino ai territori dell?India.
Trad. Bukowski
|