Data:
27/05/2003 5.19.37
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>>> errata corrige nel post precedente: [...] ora mi soffermo sulla peculiarit? di tale legame generativo, non prima, per?, d'un appello: non crediate che mi faccia intimidire dal versetto che recita ?Chi spiegher? (il mistero del)la Sua generazione?? [...] scusami, stavo rinco... :) <<<
Perch? il Mistero dell?Incarnazione viene attribuito al Figlio di Dio.
Alla Sapienza, ovvero al Figlio di Dio, viene attribuito il Mistero dell?Incarnazione, bench? tale Mistero sia opera della Potenza e della Volont? di Dio [e, dunque, delle altre due ?Persone?]. In realt?, l?attribuzione alla Sapienza ha giusto fondamento, perch? ? pur essendo tanto Potente da essere in grado di strappar via il genere umano dalle diaboliche grinfie con un sol cenno di Volont? ? (la Trinit?) prefer? tuttavia congiungere la propria essenza divina con l?umana essenza, favorendo la riconciliazione dell?uomo con Dio, nella commistione delle due nature. Se (il Figlio) avesse soltanto natura divina, mai il demonio potrebbe attaccarlo [ovvero, indurlo in tentazione]. Come infatti potrebbe un servo infierire sul padroncino, sapendo che questi ? il figlio di un potente padrone? Onde ? scritto ?Se aveste saputo, mai avreste crocefisso il figlio di Dio!?. Di contro, se egli avesse soltanto natura umana, in che modo un peccatore potrebbe liberare un suo consimile? ?Tutti gli uomini, infatti, hanno vissuto nel peccato, ma ora desiderano la Grazia di Dio [e, dunque, la Redenzione]?. Il nostro Redentore, pertanto, ebbe natura e umana e divina, tal che, in quanto Dio, avesse facolt? di redimere, e, in quanto uomo, facolt? di redimersi [lett. di sfuggire al demonio, di non cadere in tentazione; ho preferito rendere con la sfumatura attiva e riflessiva dello stesso verbo] e affinch? potesse, in modo buono e giusto, spogliarsi della Potenza a s? congiunta, mentre invece il demonio infieriva contro un innocente, violando ogni legge umana e divina.
XIV Perch? ? attribuita allo Spirito Santo la remissione dei peccati.
La remissione dei peccati ?, invece, attribuita alla Volont? e Bont? di Dio, perch? Dio, con la Sua Volont? e la Sua Grazia, rimette i peccati che pur tuttavia potrebbe ben punire in quanto Egli ? Potenza e Sapienza. Ma, visto che, a furia di discorrere della divina essenza, ho travalicato i limiti dell?umana facolt? di conoscere, ora smetto di parlar di Dio e passo ad altro; e vi scongiuro: se in quanto scrivo [hic] trovate qualche affermazione ch?? assente altrove [ovvero, nei testi sacri], non consideratela un?eresia: eresia, del resto, non ? ci? che non trova letterale rispondenza nelle Sacre Scritture, ma ci? che contravviene palesemente alla fede cristiana.
Nella precedente suddivisione degli Enti invisibili, ho messo al primo posto il Creatore, al secondo l?Anima del Mondo. E dunque, avendo completato la trattazione sul Creatore, posso passare a brevi cenni a riguardo dell?Anima del Mondo.
XV. L?Anima del Mondo. [...]
Se qualcuno risolve la questione dicendo ?Nell?uomo, dunque, coesistono due anime?, io rispondo che ?No, non ? vero: infatti noi non diciamo che l?Anima del Mondo ? a tutti gli effetti un?anima, cos? come non diciamo che il capo [= capitale] del mondo ? a tutti gli effetti un capo [insomma, l?autore vuol dire che si tratta di espressioni metaforiche]. Platone afferma che l?Anima del Mondo dev?esser pensata come essenza al contempo divisa ed indivisa, uguale e diversa. Chi intende approfondire l?argomento, pu? farlo leggendo le mie brevi glosse su Platone.
Ho infine chiamato Demoni il terzo genere degli Enti invisibili; di essi m?accingo a trattare, con riferimento particolare al loro numero di ordini ed alla ragione per la quale vengon detti appunto ?demoni?.
Il libro dal titolo ?Filosofia del Mondo? termina qui.
Trad. Bukowski
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