Data:
30/05/2003 23.33.02
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Gellio, Notti attiche, III, 15 passim
1 Cognito repente insperato gaudio exspirasse animam refert Aristoteles philosophus Polycritam, nobilem feminam Naxo insula. 2 Philippides quoque, comoediarum poeta haut ignobilis, aetate iam edita, cum in certamine poetarum praeter spem vicisset et laetissime gauderet, inter illud gaudium repente mortuus est. 3 De Rhodio etiam Diagora celebrata historia est. Is Diagoras tris filios adulescentis habuit, unum pugilem, alterum pancratiasten, tertium luctatorem. Eos omnis vidit vincere coronarique Olympiae eodem die et, cum ibi cum tres adulescentes amplexi coronis suis in caput patris positis saviarentur, cum populus gratulabundus flores undique in eum iaceret, ibidem in stadio inspectante populo in osculis atque in manibus filiorum animam efflavit.
Il filosofo Aristotele narrai che Policrita, nobile donna dell'isola di Nasso, mor? apprendendo improvvisamente un'inattesa gioiosa notizia. Anche Filippide, autore di commedie di non modesta reputazione, essendo, in et? gi? avanzata, riuscito insperatamente vincitore in una gara poetica e provatane una grandissima gioia, in quell'ora felice improvvisamente mor?. La storia di Diagora di Rodi ? ben nota. Diagora ebbe tre giovani figli, l'uno pugile, il secondo pancratista e il terzo lottatore. Egli li vide vincere e incoronare tutti e tre nello stesso giorno a Olimpia, e quando i tre giovani, dopo aver abbracciato il padre e deposte sul suo capo le corone guadagnate, lo ricoprirono di baci, mentre il popolo plaudente gettava fiori su di lui da ogni parte, Diagora, nello stadio, dinanzi agli occhi degli astanti, rese l'anima fra i baci e gli abbracci dei figli.
Trad. L. Rusca
saluti
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