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Mittente:
bukowski
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trasgressione
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Data:
31/05/2003 16.25.15
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Caro Carlo, devo dire che hai scelto un tema molto interessante, ma pieno di tranelli, soprattutto perch? si rischia di ?appiattirlo? limitandolo alle sue accezioni pi? diffuse (e, permettimi, pi? banali): quella sessuale e quella politico/giuridica. Ma, innanzitutto, che cosa significa trasgredire, partendo gi? da un punto di vista etimologico (ed ? importante, perch? le parole nascondono forti radici di verit?): ?trans + gradior?, andare oltre, oltrepassare; intendendo, ovviamente, un confine o un limite.
Questo limite pu? essere, sicuramente, il limite della legge divina e umana, ma pu? essere anche il limite della nostra stessa natura. Ora tu pensi, secondo questa accezione, che ci sarebbe stato un progresso nella storia dell?uomo, senza trasgressione? In psicologia, la trasgressione ? considerata un elemento indispensabile alla crescita individuale. Jung parla della ?legge del proprio essere? riferendosi a quella spinta interiore che ad un certo punto della vita ci spinge a diventare noi stessi nonostante i conflitti posti dalle circostanze esterne e dalle nostre difficolt? interiori. Fromm a sua volta afferma che la capacit? di disobbedienza pu? essere l?elemento decisivo tra il futuro dell?umanit? e la fine della civilt? stessa.
Certo ? che la storia dell?uomo ? cominciata con due mitiche trasgressioni: quella di Adamo ed Eva e quella di Prometeo, che rappresentano entrambi momenti fondamentali dell?evoluzione umana. Eppoi si pensi alle trasgressioni dei vari Bruno, Campanella, Galileo, alla trasgressione di quegl?Inglesi che si dettero statuto autonomo in America, fondando gli Usa, alla trasgressione futurista e dadaista, e cos? via accavallando immagini che mi saltano in mente.
Per rientrare nell?ambito romano, tieni conto che Roma nasce e si sviluppa in nome della trasgressione: Remo che trasgredisce il limite della citt? segnato da Romolo, e per questo viene ucciso; la trasgressione delle norme dell?ospitalit?, col ratto delle Sabine; la trasgressione della pudicizia, con la violazione di Lucrezia, segnante il passaggio ?mitico? dal regno alla Repubblica; le trasgressioni graccane; quella catilinaria; la trasgressione di Cesare quando varca (oltrepassa) il *limite* del Rubicone (trasgressione dunque, fisica e simbolica), e moltissime altre ancora.
Questo per dirti che ? sotto questa prospettiva molto sfaccettata che dovresti, a mio parere, impostare la tesina.
Tornando alla letteratura latina, ch?? poi quel che pi? t?interessa, posso condividere la scelta del Satyricon, mentre mi lascia perplesso la scelta dell?Apokolok?ntosis, che leggo come sarcastica parodia, ma in cui, personalmente, non rinvengo elementi di trasgressione (a meno che tu non intenda per trasgredire il fatto che Seneca ?sputtani? un imperatore).
Se vuoi un mio consiglio, ti propongo questo ventaglio di possibilit?:
Lucrezio: Elogio ad Epicuro [La natura, I, vv. 62-79]: elogio lucreziano della trasgressione consumata da Epicuro rispetto ai limiti imposti all?uomo dalla religione; liberazione dunque dell?uomo, proprio in virt? di questa trasgressione, ed esaltazione delle qualit? *autonome* di intelligenza e pensiero che pi? gli sono proprie.
http://www.progettovidio.it/showlink....
Apuleio: Lucio, indotto dalla propria ?inprospera curiositas? a trasgredire, ovvero a sorpassare i limiti di ci? ch?? lecito sapere all?uomo, viene trasformato in un abietto essere asinino: di questo testo, molto complesso, pi? che i ?soliti? riferimenti alla favole di Amore e Psiche, ti consiglierei proprio il paragrafo XI,15, dove il sacerdote ?riassume? a Lucio le sue colpe, le sue trasgressioni, e le sue possibilit? di redenzione:
http://www.progettovidio.it/dettagli1...
Giovenale: ti consiglierei, a mio gusto, soprattutto la satira II, laddove l?invettiva contro la trasgressione dei costumi e delle leggi romani (nonch? la descrizione di queste stesse trasgressioni) ? pi? ?concisa? e pi? ?divertente?.
http://www.progettovidio.it/showlink....
Petronio: dell?impasto labirintico del romanzo, ti consiglierei di segnalare la celeberrima novella della matrona di Efeso, sottolineando come Petronio si ?limiti? a rappresentare la trasgressione, portata in questo caso all?estremo [violazione del vincolo matrimoniale, nessun rispetto per i morti?], senza apparente giudizio o condanna morale, quasi semplicemente per il solo gusto di raccontare e divertire il lettore [secondo un principio ch?? comune a tutto il Satyricon]:
http://www.progettovidio.it/dettagli1...
Se il riferimento a Seneca vuoi proprio farlo, ti consiglierei di segnalare L?ira [anche se in verit?, un riferimento alla Fedra farebbe pi? effetto, ma ? meglio che non vai ad impattare su questa tragedia ;) ]: la trasgressione come deviazione, dettata dall?ira, rispetto alla moderazione che dovrebb?essere propria della razionalit? umana.
http://www.progettovidio.it/iraI1.asp
Per contrasto, potresti riportare anche il ritratto di uno degli ?antitrasgressivi? per eccellenza: Agricola, la cui moderatio, secondo Tacito, era tra le testimonianze ed eredit? pi? pure della prisca virt? romana.
http://www.progettovidio.it/risultati...
Ma ovviamente i riferimenti potrebbero germinare all?infinito. A te la scelta. Saluti.
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