Data:
03/06/2003 14.58.54
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Livio, Storia di Roma, XXV, 10 passim
10. Gi? regnavano scompiglio e urla, come di solito capita durante la presa di una citt?, ma nessuno sapeva bene di che cosa si trattasse. I Tarentini credevano che i Romani si fossero levati a saccheggiare la citt? mentre i Romani pensavano che i cittadini avessero teso qualche inganno a scopi sediziosi. Il comandante della guarnigione, svegliato dal tumulto, prima cerc? scampo nel porto, poi preso a bordo da una barca, con un giro si diresse verso la rocca. Induceva a errate valutazioni anche una tromba che si sentiva suonare nel teatro: era, in effetti, una tromba romana, preparata dai traditori proprio per trarre in inganno, ma siccome a suonarla, e male, era un greco, non era possibile capire chi desse il segnale o a chi esso si rivolgesse. Appena spunt? il giorno, i Romani riconobbero le armi cartaginesi e galliche e non ebbero pi? alcun dubbio, mentre i Greci, scorgendo ovunque i Romani abbattuti e massacrati, compresero che la citt? era stata presa da Annibale.
Trad. G. D. Mazzocato
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