Data:
03/06/2003 19.50.27
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Leggiamo, ne(i testi de)gli antichi storici [scriptores rerum; apud + acc. dell?autore ? costr. idiomatica] che Lisimaco ? il quale (in qualit? di generale) segu? in Asia Alessandro Magno (nella spedizione) contro i Persiani ? fu di nobile progenie, ma che fu pi? rinomato, rispetto a tutti (gli) altri nobili [sing. collettivo], in quanto a prove [experimentis, abl. limitazione] (date) di coraggio. Q. Curzio Rufo, autore molto famoso e di grandissimo spessore, scrisse che in lui [ovvero, in Lisimaco] v?era una vigoria dell?animo e del fisico cos? grande, ch?egli super? tutti i suoi pari [eguali per et? e grado sociale]. Q. Curzio (inoltre) attesta che Lisimaco era legato ad Alessandro da profonda amicizia [familiarissimum], e che spesso, in battaglia, gli prest? aiuto. Ma una volta, il re ? essendo ubriaco ? ingiunse all?amico di affrontare un ferocissimo leone, per saggiare le sue forze. Si narra che il leone s?avvent? furiosamente contro di lui [fecisse impetum vehementissimum in eum; contro Lisimaco], e che Lisimaco, di tutta risposta [conviene rendere cosi perifrasare ?sed?], immerse la mano, fasciata da una garza [amiculo (propr. mantello) involutam], nelle fauci [in os] della bestia e che, con un sol colpo (deciso) [uno tractu], le strapp? la lingua, con tanta violenza che la fiera stramazz? [iacuerit statim], morta, al suolo [humi, locativo].
Trad. Bukowski
Bene, saluti :)
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