Data:
03/06/2003 21.00.27
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Cicerone, Pro Flacco, 62 passim, con leggere modifiche
Si ritiene che la civilt?, la filosofia, la religione, i buoni costumi [sono tentato ad intendere cos? ?fruges?], il diritto pubblico e privato [iura, leges] siano sorti ad Atene [lett. derivino dagli Ateniesi] e (da l?) si siano poi diffusi in tutto il mondo; ed ? attestato [proditum est ? prodo] che (proprio) a riguardo del possesso di tale citt? [lett. della loro (ovv., degli Ateniesi) citt?], data la (sua) bellezza [propter pulchritudinem], tra gli d?i sorse addirittura [etiam] una lite [certamen]. (Atene, inoltre) ? talmente antica [ea vetustate?], che [?ut] leggenda vuole [lett. ? detta] ch?essa abbia generato i propri cittadini dal suo stesso (grembo) [ex sese], tal che gli Ateniesi chiamano la loro stessa terra ?genitrice?, ?nutrice?, ?patria? [lett. la loro stessa terra vien detta?]; (Atene, poi) riveste tale autorevolezza che (a tutt?oggi) il nome ?Grecia? [ma ?nomen? sta ad indicare anche il popolo], oramai praticamente in frantumi e screditato, rifulge (ancora proprio) in virt? della rinomanza [laude] di questa citt?. Il valore di Sparta [Lacedaemoniorum civitatis] ? stimato e rispettato (in tutto il mondo) ? a quanto si ritiene non solo ? un pregio della natura, ma viene corroborata anche da una (dura) disciplina. Essi [gli Spartani] infatti, esemplare unico nel genere umano [soli *toto* orbe terrarum, unici in tutto il pianeta], vivono da oramai pi? di 700 anni seguendo sempre le stesse usanze e rispettando leggi mai modificate. Senza nulla togliere a te, o Marsiglia; la tua disciplina (politica) [lett. della cui citt? la disciplina; nella traduzione, preferisco continuare la prosopopea, almeno per questa ?tranche?] e la tua importanza mi sbilancerei, se mi ? concesso, a ritenerla superiore non solo alla Grecia, ma a tutti (gli altri) popoli [lett. haud scio (non so) an (se) dicam (dico, mi esprimo) iure (con fondato diritto) (affermando ch?essa) debba essere anteposta?]. Essa [Marsiglia], sebbene tanto distante [tam *procul* (suppongo)] dalla Grecit? [a Graecorum omnium regionibus] e bench? [cum, concessivo] sia sottoposta a barbara influenza [*barbariae fluctibus adluatur* (suppongo); lett. venga bagnata dai flutti della barbarie, dei popoli barbari; in senso fig., ovviamente], (sita com??) nelle estreme regioni (del mondo) e circondata (com??) dalle popolazioni galliche, (ciononostante) ? cos? (ben) governata dalla destrezza politica [consilio] dei (suoi) ottimati, che tutti potrebbero pi? facilmente lodare, che emulare, i suoi ordinamenti politici [ovvero, tali ordinamenti son cos? perfetti che cercare di emularli ? fatica vana; ci si pu?, pi? facilmente, limitarsi ad elogiarli].
Trad. Bukowski
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