Cerca |
|
|
|
|
pls
- prima d'inoltrare richieste in forum
leggete le condizioni e i suggerimenti del FORUM NETIQUETTE
FORUM APERTO
>>> qualche suggerimento per tradurre bene (da: studentimiei.it)
--- altri forum di consulenza: DISCIPULUS.IT - LATINORUM - LATINE.NET ---
|
|
|
Leggi il messaggio
Mittente:
bukowski
|
fantasy
|
stampa
|
Data:
08/06/2003 13.47.50
rispondi
al msg
nuovo
msg
cerca nel forum
torna
all'indice |
Caro Vincenzo, come saprai meglio di me, il genere fantasy ? in realt? [1] un non-genere, o comunque un genere molto ?flessibile?, nel senso che in esso possono confluire diverse esperienze letterarie e diversi altri generi essi stessi; [2] ? un genere dichiaratamente moderno, nella sua consapevolezza ?programmatica? (potremmo dire, ad esempio, che addirittura la Divina commedia, nella prospettiva contemporanea, se fosse stata scritta oggi, sarebbe stata considerata un?opera senza dubbio *anche* fantasy).
[ti consiglio di visionare questi articoli: http://12gemme.gilda.it/gdr/consigli_... ]
Cercando sul dizionario Garzanti alla voce fantasy, troviamo: ?Genere di narrativa in cui ricorrono ambientazioni e personaggi spiccatamente fantastici, non di rado ispirati alla mitologia, alla fiaba o a un immaginario medioevo pieno di meraviglie e di magia?. E? sullo ?spiccatamente fantastici? che si gioca la questione: per i lettori contemporanei sono ?spiccatamente fantastici? luoghi, personaggi e riferimenti che, evidentemente, per i Latini (ma per gli antichi in genere) non lo erano, o meglio: lo erano fino ad un certo punto. Si pensi solo alla mitologia o alle iniziazioni, oggi sicuramente nel trend ?fantasy?: a questo punto, da lettori contemporanei quali siamo, il 70-80% delle opere latine potrebbero essere ascritte al ?fantastico?: dai sogni di Ennio alle metamorfosi di Ovidio, da descrizioni di fatti incredibili narrati o accennati nelle Storia di Tito Livio (piogge di sangue o di sassi, parti eccezionali, dischi di luce e fuochi fatui e via dicendo, generalmente segni premonitori di eventi storicamente rilevanti, alla ?The mouthman profecy?, tanto per intenderci) e raccolti da Iulius Obsequens nel ?Liber prodigiorum?, a certe incursioni nel paranormale (ma anche qui bisognerebbe essere chirurghi certosini per distinguere in toto il genere paranormale da quello fantasy, e chiedersi: il paranormale rientra nel fantasy?) fatte da Valerio Massimo e i due Plinii all?interno delle loro opere (sogni premonitori, case infestate dai fantasmi, delfini iperintelligenti e sensibili, e cos? via), nonch? da Orazio (penso soprattutto alla satira I, 8 sulla stregoneria) e dallo stesso Cicerone (l?anello di Gige su tutti). Ma l?elenco potrebbe essere arricchito, in autori e testi, di molto. Per non parlare, poi, delle descrizioni immaginifiche di mondi lontani e sconosciuti, nonch? di fatti incredibili, contenute nelle Storie di Alessandro Magno di Curzio Rufo, che nulla hanno da invidiare ad analoghe descrizioni di Tolkien; e si pensi, infine, all?Asino d?oro di Apuleio, forse davvero l?opera pi? vicina alla nostra sensibilit? in materia di fantasy, per quanto anche qui ? sebbene il tono dell?autore viaggi su un (apparentemente) compiaciuto e scanzonato andamento ?affabulatorio? ? la domanda (il sospetto) di fondo rimane inalterato: qual ? la linea che demarca le effettive convinzioni ?magico-religiose? di Apuleio e le sue ?invenzioni? dichiaratamente fantastiche? Lo stesso interrogativo che aleggia su quello straordinario ?pastiche? fantasy ante litteram ch?? l?Amphitruo di Plauto.
Saluti.
|
|
• fantasy
|
|
|
|
|
|
tutto
il materiale presente su questo sito è a libera disposizione di tutti,
ad uso didattico e personale, non profit/no copyright --- bukowski
|
|
|