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bukowski
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Re: orazio
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Data:
09/06/2003 16.43.24
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L'ode di Orazio ? l'elogio delle doti militari, o meglio dell?eroismo romano: sotto questa luce, il poeta auspica un ritorno alla prisca semplicit? ed alle virt? delle antiche tradizioni latine: il valore, il coraggio, la virt? civile, che assumono significato sublime (dulce et decorum?) se consacrati alla patria. Il famoso (o per alcuni, famigerato) verso risale a Tirteo, il poeta che, con i suoi carmi, incitava gli Spartani alla battaglia:
http://www.la-poesia.it/antichi/greci...
Come saprai, i primi 6 Carmina del III libro (cui appartiene proprio quest?ode) rappresentano un gruppo omogeneo (?odi romane?), che si misura coi grandi temi della politica augustea e laddove pi? forte ? l?intreccio tra ispirazione personale ed ispirazione civile, sulle suggestioni, appunto, della lirica civile greca, anche nella scelta del metro.
II Angustam amice pauperiem pati robustus acri militia puer condiscat et Parthos ferocis uexet eques metuendus hasta uitamque sub diuo et trepidis agat 5 in rebus. Illum ex moenibus hosticis matrona bellantis tyranni prospiciens et adulta uirgo suspiret, eheu, ne rudis agminum sponsus lacessat regius asperum 10 tactu leonem, quem cruenta per medias rapit ira caedes. *Dulce et decorum est pro patria mori:* mors et fugacem persequitur uirum nec parcit inbellis iuuentae poplitibus timidoue tergo. 15 Virtus, repulsae nescia sordidae, intaminatis fulget honoribus nec sumit aut ponit securis arbitrio popularis aurae. 20 Virtus, recludens inmeritis mori caelum, negata temptat iter uia coetusque uolgaris et udam spernit humum fugiente pinna. Est et fideli tuta silentio 25 merces: uetabo, qui Cereris sacrum uolgarit arcanae, sub isdem sit trabibus fragilemque mecum soluat phaselon; saepe Diespiter neglectus incesto addidit integrum, 30 raro antecedentem scelestum deseruit pede Poena claudo.
2, la virt? e i misteri di Cerere Il giovane temprato dall'aspra milizia dovr? imparare a soffrire in pace i disagi della povert?, a incalzare con l'asta, come furia a cavallo, i parti feroci, a vivere all'aria aperta e in mezzo ai pericoli. Scorgendolo in guerra dalle mura nemiche la consorte del tiranno avversario e la vergine in procinto di sposarsi sospireranno: 'Ahim?, possa non provocare mai il principe promesso, ignaro com'? di battaglie, quel leone intoccabile, che un'ira sanguinaria spinge alla strage'. *Dolce e dignitoso ? morire per la patria:* la morte raggiunge anche l'uomo che fugge e non risparmia le gambe tremanti o le spalle della giovent? imbelle. La virt?, che ignora ripulse vergognose, risplende tutta d'incontaminati onori e non afferra o depone le scuri per arbitrio del favore popolare. La virt?, schiudendo il cielo a chi meritevole ? d'immortalit?, apre un varco interdetto e a volo abbandona la compagnia della plebe, le paludi della terra. Un premio spetta anche a chi nella discrezione ha fede: non permetter? che insieme a me sotto lo stesso tetto viva chi rivela gli arcani misteri di Cerere e che salpi con il mio battello. Spesso Giove, offeso, all'iniquo accomuna l'innocente, ma ? raro che la Pena, bench? zoppa, si lasci sfuggire il ribaldo che fugge.
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• orazio Re: orazio
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