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bukowski
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Re: Versione Livio
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Data:
14/06/2003 13.59.44
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Livio, Storia di Roma, XXV, 24 passim
Marcello, appena entrato in citt?, vide dal luogo sopraelevato aprirsi sotto i suoi occhi la citt? che era, forse, in quel tempo la pi? bella del mondo e, a quanto si dice, pianse non solo per essere riuscito a realizzare quell'impresa, ma anche pensando all'antichissima gloria di quella citt?. Gli occorrevano alla mente le flotte ateniesi l? mandate a fondo e la distruzione di due immensi eserciti comandati da due famosissimi condottieri; e poi tante guerre contro i Cartaginesi, condotte in mezzo a tanti pericoli; tanti e tanto ricchi tiranni e re, e pi? di ogni altro Ierone, un re di cui non solo era ancor viva la memoria ma che era stato reso grande da tutto ci? che egli si era acquistato col suo valore e con la sua fortuna ma soprattutto dai meriti acquisiti presso il popolo romano. Tutto questo gli veniva alla mente, e poi subentr? il pensiero che nel breve volgere di un'ora tutto sarebbe bruciato e si sarebbe ridotto in cenere; prima di portare i suoi all'assalto dell'Acradina, mand? avanti i Slracusani che erano stati entro il campo romano, come gi? ? stato riferito, perch? usando parole amichevoli persuadessero i nemici a consegnare la citt?.
Trad. G. D. Mazzocato
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• Versione Livio Re: Versione Livio
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