Data:
20/06/2003 16.26.18
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Giustino, Epitomi, IV, 1 passim
I. Siciliam ferunt angustis quondam faucibus Italiae adhaesisse diremptamque velut a corpore maiore impetu superi maris, quod toto undarum onere illuc vehitur. Est autem terra ipsa tenuis ac fragilis et cavernis quibusdam fistulisque ita penetrabilis, ut ventorum tota ferme flatibus pateat; nec non et ignibus generandis nutriendisque soli ipsius naturalis materia. Quippe intrinsecus stratum sulphure et bitumine traditur, quae res facit, ut spiritu cum igne in terra interiore luctante frequenter et conpluribus locis nunc flammas, nunc vaporem, nunc fumum eructet. Inde denique Aetnae montis per tot saecula durat incendium. Et ubi acrior per spiramenta cavernarum ventus incubuit, heranarum moles egeruntur. Proximum Italiae promuntorium Regium dicitur, ideo quia Graece abrupta hoc nomine pronuntiantur. Nec mirum, si fabulosa est loci huius antiquitas, in quem res tot coiere mirae.
Si narra che, un tempo, la Sicilia fosse legata all?Italia per mezzo di angusti passi e che venne staccata, per cos? dire [velut], dal complesso pi? grande [ovvero, dalla parte ?continentale?] a causa della forte sollecitazione dell?Adriatico [superi maris], ovvero viene trascinata via da l? dalla portata ininterrotta [onere? toto] delle onde. Essa ?, inoltre, una terra per sua natura [ipsa, si per s?] friabile [tenuis ac fragilis], contesta a tal punto di certe caverne e cunicoli da subire [ut? pateat], praticamente nella sua intera estensione [tota ferme], le sfuriate dei venti, e inoltre [nec non et] la natura dello stesso suolo ? atta a generare ed alimentare fiamme: difatti, s?attesta (la presenza di) uno strato interno di zolfo e bitume, la qual cosa comporta che, per la combinazione di ossigeno [spiritu (aria) luctante] col fuoco sottoterra [in terra interiore], si verifichino frequenti, e in pi? zone, eruzioni ora di fiamme, ora di vapore, ora di fumo. Ecco perch? l?attivit? vulcanica dell?Etna dura da tanti secoli. Inoltre, quando una corrente d?aria pi? intensa s?? infiltrata attraverso le fessure dei cunicoli sotterranei, vengono smottate ed eruttate intere quantit? di terra. Reggio, prospiciente all?Italia, viene detto ?promontorio?, perch? con tal termine, in greco, si designano le zone scoscese. Non c?? da meravigliarsi, dunque, se l?antichit? di questa regione affonda le sue radici nella leggenda [est fabulosa], dato che vi si sono assembrati [coiere = coierunt] tanti e tali eventi strabilianti.
Trad. Bukowski
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