LETTERATURA torna alla homepage
PRECICERONIANA CICERONIANA AUGUSTEA IMPERIALE RISORSE
     
Ovidio


  Cerca







Progetto Ovidio - forum

pls - prima d'inoltrare richieste in forum
leggete le condizioni e i suggerimenti del FORUM NETIQUETTE

FORUM APERTO
>>> qualche suggerimento per tradurre bene (da: studentimiei.it)

--- altri forum di consulenza: DISCIPULUS.IT - LATINORUM - LATINE.NET ---



Leggi il messaggio

Mittente:
bukowski
Re: 2 versioni di curzio rufo   stampa
Data:
16/07/2003 15.37.11




Rispondi a questo messaggio  rispondi al msg

Scrivi un nuovo messaggio  nuovo msg

Cerca nel forum  cerca nel forum

Torna all'indice del forum  torna all'indice
Curzio Rufo, Storie di Alessandro Magno, X, 6 passim

Tum Ptolomaeus "Digna prorsus est soboles", inquit, "quae Macedonum imperet genti, Roxanes vel Barsinae filius, cuius nomen quoque Europam dicere pigebit, maiore ex parte captivi! Est cur Persas vicerimus, ut stirpi eorum serviamus? quod iusti illi reges, Dareius et Xerxes, tot milium agminibus tantisque classibus nequiquam petiverunt. Mea sententia haec est, ut sede Alexandri in regia posita, qui consiliis eius adhibebantur, coeant, quotiens in commune consulto opus fuerit, eoque, quod maior pars eorum decreverit, stetur; duces praefectique copiarum his pareant." Ptolomaeo quidam, pauciores Perdiccae adsentiebantur. Tum Aristonus orsus est dicere Alexandrum consultum, cui relinqueret regnum, voluisse optimum deligi: iudicatum autem ab ipso optimum Perdiccam, cui anulum tradidisset: neque enim unum eum adsedisse morienti, sed circumferentem oculos ex turba amicorum delegisse cui traderet.

Tolomeo allora disse: ?Un figlio di Rossane o di Barsine [donne legate ad Alessandro Magno] ? decisamente un discendente degno di governare [digna? quae imperet] il popolo macedone, (figlio) il cui nome l?Europa si vergogna [costruzione impersonale] persino [quoque] di pronunciare, per maggior parte (essendo il nome) di un sottomesso [Rossane e Barsine erano donne appartenenti a popoli sottomessi dai Macedoni; le parole di Tolomeo, da intendersi dunque in senso ironico, insistono su questo punto]!
E? per questo che abbiamo sconfitto i Persiani: per servire la loro stirpe? La qual cosa [ovvero, asservire i Macedoni] inutilmente cercarono di ottenere [petiverunt] i (loro) famigerati [illi] (e) legittimi [iusti] condottieri, Dario e Serse, con eserciti sterminati e flotte immense! La mia opinione ? che [haec ? prolettico], collocato nella reggia il seggio [sede, ovvero il trono] di Alessandro, coloro che gli davan consigli [ovvero i consiglieri di Alessandro; ?adhibebantur? ? imperfetto di consuetudine] si riuniscano ogni volta che ci sar? bisogno [opus fuerit] di una comune deliberazione, e che si tenga per legge ci? che la loro maggioranza decider?; i generali e i comandanti dell?esercito a costoro (dunque) obbediscano!?.
Alcuni appoggiavano (le parole di) Tolomeo, la minoranza (quelle di) Perdicca. Al che, Aristono si lev? a dire che Alessandro, interpellato su chi lasciare il regno, volle che fosse scelto (l?uomo) migliore; e che da (Alessandro) stesso il migliore venne ravvisato in Perdicca, al quale aveva consegnato l?anello [simbolo del potere regale, appunto]; e che, del resto, Perdicca [eum] non era stato l?unico ad esser stato accanto (ad Alessandro) nel momento della morte [lett. ...accanto al morente], ma che (Alessandro stesso), volgendo lo sguardo, aveva scelto (consapevolmente), tra il novero dei fidati [amicorum; ex + abl. partitivo] (ch?erano al suo capezzale), colui al quale consegnare (appunto l?anello).

Trad. Bukowski



Curzio Rufo, Storie di Alessandro Magno, VII, 4 passim

IV. At Bessus, Alexandri celeritate perterritus dis patriis sacrificio rite facto, sicut illis gentibus mos est, cum amicis ducibusque copiarum inter epulas de bello consultabat. Graves mero suas vires extollere, hostium nunc temeritatem, nunc paucitatem spernere incipiunt. Praecipue Bessus ferox verbis et parto per scelus regno superbus ac vix potens mentis dicere orditur socordia Darei crevisse hostium famam: occurrisse enim in Ciliciae angustissimis faucibus, cum retrocedendo posset perducere incautos in loca naturae situ tuta, tot fluminibus obiectis, tot montium latebris, inter quas deprehensus hostis ne fugae quidem, nedum resistendi occasionem fuerit habiturus. Sibi placere in Sogdianos recedere, Oxum amnem, velut murum, obiecturum hosti, dum ex finitimis gentibus valida auxilia concurrerent.
Venturos autem Chorasmios et Dahas Sacasque et Indos et ultra Tanain amnem colentes Scythas; quorum neminem adeo humilem esse, ut humeri eius non possent Macedonis militis verticem aequare. Conclamant temulenti unam hanc sententiam salubrem esse; et Bessus circumferri merum largius iubet debellaturus super mensam Alexandrum.

Ma Besso, seriamente preoccupato [perterritus] dalla rapidit? con cui avanzava Alessandro [lett. rapidit? di Alessandro], dopo aver officiato il sacrificio di rito agli d?i patrii, secondo il costume tipico di quel popolo, discuteva della guerra con i fidati [amicis] e i condottieri dell?esercito, durante un banchetto [inter epulas].
Essi, ubriachi [graves mero], prendono [presente narrativo] a sopravvalutare [extollere] le proprie forze, e a dileggiare ora il coraggio dei nemici, ora il (loro) numero esiguo [paucitatem].
In primo luogo (proprio) Besso, baldanzoso nelle (sue) parole e superbo per il regno conquistato col delitto [?per scelus?, espressione di modo], sragionando [vix potens mentis; lett. a fatica sano di mente], prende a dire che la fama dei nemici s?era accresciuta grazie all?ottusit? di Dario: (Dario) infatti aveva assalito (i nemici) negli angustissimi anfratti della Cilicia, mentre, ripiegando, poteva attirarli, inconsapevoli, in zone sicure per natura ? visti gl?impedimenti (naturali) costituiti da tanti fiumi e anfratti montuosi ? (tal che) il nemico, intrappolato nel mezzo di tali impedimenti, non avrebbe avuto alcuna possibilit? di fuggire o di resistere.
Il suo piano [sibi placere] era ripiegare in Sogdiana, per opporre al nemico [part. futuro finale], alla stregua di un bastione, il fiume Osso, nel mentre che giungessero validi rinforzi dalle popolazioni confinanti.
(Afferma che) sarebbero accorsi i Corasmi, i Dai, i Saci e gl?Indi, nonch? gli Sciti che abitano aldil? del fiume Tanai; e che nessuno di essi era tanto minuto [humilem] che le sue spalle non riuscissero ad arrivare alla testa [verticem] di un soldato macedone [insomma, questi popoli superavano i Macedoni, in altezza, di almeno una spanna]
(I fidati e i condottieri di Besso) affermano a gran voce che questo piano ? l?unico vincente [salubrem]; e Besso fa versare ancor pi? vino [iubet merum circumferri (distribuire) largius; infinitiva al passivo retta da ?iubeo?, perch? manca il referente dell?ordine], in procinto (com?era) di sconfiggere [debellaturus, perifrastico] Alessandro a tavola [super mensam; nota l?ironia feroce di Curzio].

Trad. Bukowski

P.S.: Grazie per l?augurio, che ricambio :)
  2 versioni di curzio rufo
      Re: 2 versioni di curzio rufo
 

aggiungi questa pagina ai preferiti aggiungi ai preferiti imposta progettovidio come pagina iniziale imposta come pagina iniziale  torna su

tutto il materiale presente su questo sito è a libera disposizione di tutti, ad uso didattico e personale, non profit/no copyright --- bukowski

  HOMEPAGE

  SEGNALA IL SITO

  FAQ 


  NEWSGROUP

%  DISCLAIMER  %

ideatore, responsabile e content editor NUNZIO CASTALDI (bukowski)
powered by uapplication.com

Licenza Creative Commons
i contenuti di questo sito sono coperti da Licenza Creative Commons