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bukowski
Re: avrei bisogno per domani...   stampa
Data:
05/09/2003 18.47.31




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Come sempre, non ritraduco testi che ho gi? a mia disposizione:

http://www.progettovidio.it/FAQ/forum...

tuttavia, per eventuali difficolt? in qualche punto del testo, non esitare a ricontattarmi, accodandoti a questo topic, pls. Saluti.

Livio, Storia di Roma, XXX, 33 passim

Hannibal ad terrorem primos elephantos--octoginta autem erant, quot nulla unquam in acie ante habuerat-- instruxit, deinde auxilia Ligurum Gallorumque, Baliaribus Maurisque admixtis: in secunda acie Carthaginienses Afrosque et Macedonum legionem: modico deinde interuallo relicto subsidiariam aciem Italicorum militum--Bruttii plerique erant, ui ac necessitate plures quam sua uoluntate decedentem ex Italia secuti--instruxit. equitatum et ipse circumdedit cornibus; dextrum Carthaginienses, sinistrum Numidae tenuerunt. uaria adhortatio erat in exercitu inter tot homines quibus non lingua, non mos, non lex, non arma, non uestitus habitusque, non causa militandi eadem esset. auxiliaribus et praesens et multiplicata ex praeda merces ostentatur: Galli proprio atque insito in Romanos odio accenduntur: Liguribus campi uberes Italiae deductis ex asperrimis montibus in spem uictoriae ostentantur: Mauros Numidasque Masinissae impotenti futuro dominatu terret: aliis aliae spes ac metus iactantur. Carthaginiensibus moenia patriae, di penates, sepulcra maiorum, liberi cum parentibus coniugesque pauidae, aut excidium seruitiumque aut imperium orbis terrarum, nihil aut in metum aut in spem medium, ostentatur.

Annibale schier? in prima fila gli elefanti per provocare terrore (erano ottanta, quanti mai ne aveva messo in campo); poi le truppe ausiliarie dei Liguri e dei Galli aggiungendo loro reparti di Balearici e di Mauri; in seconda fila dispose i Cartaginesi, gli Africani e le legioni dei Macedoni; poi, lasciato un piccolo intervallo, schier? la truppa di riserva dei soldati italici, che provenivano quasi tutti dal Bruzio e che avevano seguito Annibale che si ritirava dell'Italia, per la maggior parte, a forza e per necessit? pi? che per libera scelta. Anch'egli dispose la cavalleria alle ali; i Cartagmesi occuparono l'ala destra, i Numidi l'ala sinistra. L'esortazione, in un esercito composto da tanti uomini che non avevano in comune n? lingua, n? costumi, n? leggi, n? armi, n? foggia di vestire, n? motivazioni a prestar servizio militare, dovette diversificarsi: per gli ausiliari si metteva in evidenza la paga attuale e come essa sarebbe stata moltiplicata dal bottino; i Galli venivano infiammati facendo leva sull'odio naturale e istintivo contro i Romani; per accendere la speranza di vittona nel Liguri, condotti via dal loro monti dirupati, venivano prospettate le fertili pianure d'Italia; i Mauri e i Numidi venivano impauriti con la possibile, tracotante tirannia di Masinissa; agli altri venivano presentati diversi motivi di speranza e di timore; ai Cartaginesi venivano mostrate le mura della patria, gli d?i penati, le sepolture degli antenati, i figli con i genitori e le mogli impaurite, la scelta tra massacro e schiavit? da una parte e il dominio sul mondo dall'altra, la mancanza di una via di mezzo per la paura o
per la speranza.

Trad. G. D. Mazzocato



Livio, Storia di Roma, periochae, IX passim

T. Veturius Spurius Postumius coss. apud furcas Caudinas deducto in locum artum exercitu, cum spes nulla esset evadendi, foedere cum Samnitibus facto et sescentis equitibus Romanis obsidibus datis ita exercitum abduxerunt ut omnes sub iugum mitterentur; idemque auctore Spurio Postumio cos. qui in senatu suaserat ut eorum deditione quorum culpa tam deforme foedus ictum erat, publica fides liberaretur, cum duobus trib. pl. et omnibus qui foedus spoponderant dediti Samnitibus non sunt recepti. Nec multo post fusis a Papirio Cursore Samnitibus et sub iugum missis receptisque sescentis equitibus Romanis qui obsides dati erant, pudor flagitii prioris abolitus est.

I consoli Tito Veturio e Spurio Postumio, avendo condotto il loro esercito in una strettoia presso le forche Caudine e non avendo alcuna speranza di poterne uscire, fecero un patto con i Sanniti, dando seicento cavalieri in ostaggio e riuscendo a portar via il loro esercito a condizione che tutti i soldati passassero sotto il giogo. Quegli stessi consoli, su proposta di Spurio Postumio, che aveva persuaso i senatori ad assolvere all'impegno pubblico consegnando coloro per colpa dei quali era stato concluso un patto tanto infame, furono consegnati ai Sanniti insieme a due tribuni della plebe e a tutti coloro che quel patto avevano garantito, ma furono rifiutati. Essendo stati sbaragliati i Sanniti non molto tempo dopo ad opera di Papirio Cursore, essendo stati mandati sotto il giogo gli stessi Sanniti ed essendo stati ripresi i seicento cavalieri che erano stati dati in ostaggio, fu cancellata la vergogna della precedente ignominia.

Trad. G. D. Mazzocato
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