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Mittente:
bukowski
Re: Ab Urbe Condita Libro XXI Cap 2   stampa
Data:
10/09/2003 21.39.14




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Livio, Storia di Roma, XXI, 2

[2] His anxius curis ita se Africo bello quod fuit sub recentem Romanam pacem per quinque annos, ita deinde nouem annis in Hispania augendo Punico imperio gessit ut appareret maius eum quam quod gereret agitare in animo bellum et, si diutius uixisset, Hamilcare duce Poenos arma Italiae inlaturos fuisse quae Hannibalis ductu intulerunt. Mors Hamilcaris peropportuna et pueritia Hannibalis distulerunt bellum. Medius Hasdrubal inter patrem ac filium octo ferme annos imperium obtinuit, flore aetatis, uti ferunt, primo Hamilcari conciliatus, gener inde ob aliam indolem profecto animi adscitus et, quia gener erat, factionis Barcinae opibus, quae apud milites plebemque plus quam modicae erant, haud sane uoluntate principum, in imperio positus. Is plura consilio quam ui gerens, hospitiis magis regulorum conciliandisque per amicitiam principum nouis gentibus quam bello aut armis rem Carthaginiensem auxit. Ceterum nihilo ei pax tutior fuit; barbarus eum quidam palam ob iram interfecti ab eo domini obtruncauit; comprensusque ab circumstantibus haud alio quam si euasisset uoltu, tormentis quoque cum laceraretur, eo fuit habitu oris ut superante laetitia dolores ridentis etiam speciem praebuerit. Cum hoc Hasdrubale, quia mirae artis in sollicitandis gentibus imperioque suo iungendis fuerat, foedus renouauerat populus Romanus ut finis utriusque imperii esset amnis Hiberus Saguntinisque mediis inter imperia duorum populorum libertas seruaretur.

Angosciato da questi eventi, sia durante i cinque anni della guerra africana seguita alla pace imposta da Roma, sia durante i nove anni spesi in Spagna nel tentativo di risollevare la potenza punica, combatt? in modo tale da rendere evidente che ben maggiore era la guerra che cullava nei suoi progetti: se solo fosse vissuto un po' pi? a lungo, i Cartaginesi che portarono guerra all'Italia sotto il comando di Annibale, ve l'avrebbero portata sotto il comando di Amilcare. Ma, fortunatamente per Roma, Amilcare mor? e la guerra fu differita, visto che anche Annibale era troppo giovane. In questo vuoto di potere tra padre e figlio, esercit? la massima autorit? Asdrubale, che, a quanto si racconta, si era cattivato, grazie al suo entusiasmo giovanile, la simpatia di Amilcare che aveva finito per farlo suo genero (certo anche per altri pregi del suo carattere). Poi, come genero di Amilcare, ebbe il sostegno del partito legato alla famiglia dei Barca, molto influente presso l'esercito e i ceti popolari: se era arrivato al comando non era stato certo con l'appoggio dei maggiorenti. Affront? quasi tutte le questioni politiche pi? con la sua abilit? diplomatica che con la forza e in questo modo ripristin? il prestigio cartaginese stringendo rapporti di ospitalit? con i piccoli monarchi locali o conciliandosi il favore di nuovi popoli entrando in amicizia con i loro maggiorenti e senza dover ricorrere alla guerra o ad azioni militari.
Tuttavia per lui la pace si rivel? insidiosa come la guerra: fu infatti trucidato davanti a tutti da un barbaro infuriato perch? Asdrubale gli aveva ucciso il padrone: l'assassino, catturato dagli astanti, ebbe la stessa espressione di uno che fosse riuscito a cavarsela e mantenne anzi la stessa aria perfino irridente anche tra i tormenti delle torture, poich? evidentemente la gioia lo compensava ampiamente delle sofferenze. E siccome questo Asdrubale si era dimostrato particolarmente abile nell'attirare e nel congiungere al suo dominio le popolazioni spagnole, il popolo romano aveva rinnovato con lui il patto: il confine tra le due sfere di influenza doveva essere l'Ebro e la citt? di Sagunto, che si trovava in posizione intermedia tra tali zone, conservava la sua indipendenza politica.

Trad. G. D. Mazzocato
  Ab Urbe Condita Libro XXI Cap 2
      Re: Ab Urbe Condita Libro XXI Cap 2
         Re: Ab Urbe Condita Libro XXI Cap 2
 

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