Data:
12/09/2003 18.51.22
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[2] Publio Scipione Nasica, splendido astro del potere politico, che da console dichiar? guerra a Giugurta, che ricevette nelle sue venerate mani il simulacro della Madre Idea migrante dalla Frigia alle nostre are e ai nostri focolari, che con la forza del suo prestigio soffoc? molte e pericolose sedizioni, che il senato si glori? di avere per alcuni anni quale suo principale esponente, si presentava, giovine, candidato all'edilit? curule; tuttavia gli avvenne che, stretta fortuitamente ? come sogliono fare i candidati - la destra di un tale indurita dai lavori agresti, gli chiese scherzosamente se avesse l'abitudine di camminare sulle mani. La battuta, raccolta dai circostanti, venne a conoscenza del popolo e caus? la bocciatura elettorale di Scipione: perch? tutti gli iscritti alle trib? rustiche, ritenendo che in quel modo venisse rinfacciata la loro povert?, si coalizzarono nella collera contro quella sua maniera offensiva di fare dello spirito. Pertanto il nostro popolo, distogliendo dall'insolenza i giovani della nobilt?, ne fece dei cittadini grandi e utili e, non permettendo che alle cariche pubbliche aspirassero persone facili alle battute procaci, aggiunsero ad esse la dovuta gravit?.
Trad. Faranda
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