Data:
18/09/2003 15.14.05
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Bentornato, Totti :)).
Cesare, Guerra gallica, VI, 13-14 passim e con modifiche
I druidi sono sacerdoti (e, come tali,) provvedono ai sacrifici pubblici e privati. Moltissimi giovani accorrono [lett. un gran numero di giovani accorre?] a istruirsi [?causa? + genitivo, costrutto finale] da loro [ad hos]. (Essi) sono anche giudici: infatti, risolvono quasi tutte le controversie pubbliche e private, e se c?? una controversia (giuridica) su (un caso di) omicidio, (o di) eredit?, (o di) confine sono i Druidi a giudicare, fissando [lett. e fissano, prescrivono] risarcimenti e pene. I druidi, in un determinato periodo dell'anno, si radunano in un luogo consacrato, nella regione dei Carnuti: tutti coloro che hanno delle controversie qui [huc] si recano e si attengono alle decisioni e ai verdetti dei druidi. (Essi), inoltre, discutono molte questioni [multa] (vertenti) sulle stelle, sulla dimensione dell?universo e della Terra [lett. pl.], sulla potenza e la potest? degli d?i e tramandano (questo patrimonio di conoscenze) ai giovani [lett. alla giovent?].
Trad. Bukowski
Velleio Patercolo, Storia romana, 41-46-48-55-56 passim
C. Cesare [a tal proposito, spero tu stia vedendo la ?miniserie? su Canale5!], nato dalla nobilissima famiglia Giulia [lett. dei Giulii], discendeva [lett. discese, deduxit genus; ma in tali contesti narrativi, il perf. latino va correttamente reso con l?imperfetto italiano] da Anchise e Venere. Tra tutti i cittadini (di Roma) [partitivo] (egli) era [lett. fu, ma vale lo stesso discorso di sopra] il pi? prestante per bellezza [abl. limitazione, come i seguenti], acuto per vigore dell?ingegno, generoso per prodigalit?. C. Cesare comp? grandi imprese [lett. res] in Gallia, (ma) non contento delle moltissime [suppongo ?plurimis?] e fortunatissime [nel senso che sortirono ?ottimo esito?] vittorie, (nonch?) del gran numero di nemici uccisi e fatti prigionieri [captis], fece passare il proprio esercito anche in Britannia. In seguito [deinde], dopo poco tempo [intra breve? spatium], divamp? la guerra civile tra Cesare e Pompeo. Cesare annient? Pompeo nella battaglia di Farsalo, torn? [lett. venne] vittorioso a Roma, perdon? [ignovit] tutti coloro che avevano impugnato le armi contro di lui, e riemp? Roma [urbem] con spettacoli gladiatorii davvero magnifici, scontri spettacolari di navi, fanti, cavalieri e persino elefanti, nonch? con la celebrazione di banchetti [epuli, lett. sing.] (che si protrassero) per molti giorni.
Trad. Bukowski
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