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bukowski
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Re: Pelops et Hippodamia
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Data:
18/09/2003 15.15.22
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Igino, Favole (miti), Enomao [con modifiche]
Il re Enomao, che aveva sposato Evarete, diede alla luce Ippodamia, fanciulla bellissima, ch?egli non voleva dare in sposa ad alcuno, perch? [nam] un oracolo l?invitava a guardarsi da morte (certa) inferta [illatam ? infero] da (un eventuale) genero. Pertanto, poich? molti erano i pretendenti di Ippodamia [lett. poich? molti chiedevano? in sposa (suppongo ?coniugium?; lett. matrimonio, ?sposa? per metonimia)], indisse una competizione, (ovvero) promise che avrebbe concesso (in sposa) la (propria) figlia a colui che ? sfidatolo in una competizione di quadrighe ? sarebbe riuscito vincitore [conviene legare in subordinata]: ci? perch? [lett. enim, infatti] egli [Enomao, appunto] puntava molto sui propri cavalli, pi? veloci del vento Aquilone. (Enomao) precis? che chi invece (nella sfida) fosse stato sconfitto, avrebbe conosciuto la morte.
Trad. Bukowski
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• Pelops et Hippodamia Re: Pelops et Hippodamia
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