Data:
23/09/2003 3.55.23
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(L'Italia) comincia ad esser montuosa [lett. "excedere in altum", slanciarsi?] a partire dalle Alpi, e man mano [ut] che procede (verso il sud), si eleva, nel mezzo, nella ininterrotta dorsale appenninica, che si stende [excurrit] solida per un lungo tratto [diu] tra l'Adriatico e il Tirreno, ovvero - come altri (li) chiamano - tra il Mare Superiore e il Mare Inferiore. Ma, nel punto pi? a sud [lett. dove si spinge (pi?) lontana], si scinde in due tronconi: con l'uno punta [lett. guarda] verso il mare di Sicilia, con l'altro verso il mare Ionico. (In questa zona, la catena) ?, nell'insieme, angusta, e in qualche tratto [alicubi] molto pi? angusta che al suo inizio [unde coepit]. Molto varie [aliae aliaeque] (sono) le popolazioni (che abitano le sue regioni) pi? interne: i Carni popolano il versante sinistro, i Veneti la Gallia Togata [ovvero, Cisalpina, abitata dai Romani "togati", vestiti di toga; Romani, insomma, a tutti gli effetti]; seguono quindi i popoli italici. Sul versante destro, invece risultano stanziati i Liguri - sotto le Alpi - e gli Etruschi - sotto gli Appennini. Sono le pi? ricche tra le citt? [urbium, partitivo] che si trovano lontano dal mare. Il fiume Po [Padus] s?allarga per buona parte della superiore conformazione litologica; esso, infatti, nato dalle falde profonde del Monviso [Vesuli montis], in un primo tratto si congiunge a piccoli rivi d?acqua, e fino ad un certo punto (scorre) povero d?acqua [exilis atque macer]; ma poi, s?accresce e s?alimenta a tal punto, per il concorso di altri affluenti, che in ultimo va a riversarsi (in mare) attraverso ben sette foci, una delle quali vien chiamata [lett. chiamano] (propriamente) Po. Da l?, il Po si getta con tale irruenza (nel mare), che ? creandosi un varco tra i flutti marini [lett. spezzati, rotti i flutti] ? mantiene a lungo l?ondata di partenza [qualem emisit] e riesce a conservare il proprio alveo addirittura nel(lo stesso) mare, finch? alfine, sul versante opposto dell?Istria, il Danubio [Ister amnis], scorrendo col suo stesso impeto, non l?accoglie. Per questa ragione, in quei luoghi ? per la presenza, su ambo i lati, di fiumi ? i naviganti hanno possibilit? d?attingere acqua dolce in mezzo alle distese salmastre del mare [lett. haustus (haurio) est dulcium? navigantibus].
Trad. Bukowski
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