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Mittente:
bukowski
Re: Plinio il vecchio, versione   stampa
Data:
23/09/2003 19.55.13




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Plinio il Vecchio, Storia naturale, VII, 1 passim

In effetti, facendo il resoconto di popoli e nazioni [in relatione gentium] ho (gi?) accennato [diximus, pl. maest?/modestia, come i seguenti], in linea generale [magna ex parte], alla totalit? del genere umano. Ora, del resto, non tratter? delle usanze e dei costumi (delle genti), (poich? sono) innumerevoli e praticamente (paene) tanti quante sono le aggregazioni umane [coetus hominum]; tuttavia, ritengo [duco] che non siano da passare sotto silenzio [haut omittenda] talune (peculiarit?) [quaedam] tipiche, in special modo [maximeque], di (popolazioni) che vivono [degentium; dego] in zone piuttosto lontane [lett. piuttosto lontano; longius, comp. assoluto] rispetto al [lett. dal] (nostro) mare [il Mediterraneo]; (popolazioni) nelle quali (si scopriranno) alcune (caratteristiche) che, non (ne) dubito, a molti sembreranno prodigiose e incredibili.
Chi, infatti, avrebbe creduto [indicativo latino al posto del condizionale italiano] (mai) a(ll?esistenza de)gli Etiopi, prima di vederli con i propri occhi [cernerent]? Ovvero, che cosa non desta meraviglia, quand?? appena conosciuto [e cio?, quando viene sperimentato per la prima volta]? (E ancora) quanto numerosi (sono i fenomeni o gli avvenimenti che) vengono ritenuti impossibili a realizzarsi, prima ch?essi (effettivamente) si siano realizzati [facta sunt]?

In realt? [vero], la potenza e la maest? della natura perdono, in ogni circostanza, credito, se ci si limita [lett. si quis, se qualcuno?; ma conviene rendere impersonale] a considerare [lett. modo? complectatur; soltanto? abbraccia], con la (propria) mente, parti di essa, e non la (sua) totalit?.
Tralasciando [ne? commemorem; esortativo negativo] gli (splendidi) colori chiazzati [maculas] del pavone, delle tigri e delle pantere, e le (stupende) colorazioni di tutti gli animali, (si pensi almeno) al numero ed alla variet? ? cosa (che parrebbe) una sciocchezza [parvum] a dirsi, ma profondissima qualora ci si rifletta [inmensum aestimatione] ? delle parlate dei popoli, delle lingue e dei linguaggi, (numero e variet?) tanto grandi che uno straniero [externus] non attribuirebbe alcunch? di umano all?altro, e viceversa!

E ancora, in relazione ai nostri tratti somatici [in facie vultuque nostro; in + abl. di relazione, appunto], bench? [cum concessivo] si riscontrino (in ognuno di noi solo) dieci o poco pi? parti (del viso), non esistono, in tante migliaia di esseri umani, due figure somatiche [effigies] coincidenti [indiscretas], cosa che nessun artista [lett. ars, per metonimia] riuscirebbe a realizzare, anche solo in poche (opere), (pur) con sottile ricercatezza [adfectando].

Trad. Bukowski
  Plinio il vecchio, versione
      Re: Plinio il vecchio, versione
 

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