Data:
02/10/2003 19.36.23
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Giustino, Epitomi, XI, 8 passim
Giunto a Tarso in un?ora molto calda del giorno, Alessandro, pieno di polvere e sudore (com?era), si spogli? delle armi e si tuff? nell?acqua freddissima del fiume Cidno, per alleviare il caldo insopportabile [insomma, per rinfrescarsi]; al che, d?improvviso, assal? i suoi muscoli [nervos] un intirizzimento [rigor] tanto (micidiale) da far venir meno [lett. che non si trovava] ogni speranza d?un rimedio (curativo). Uno solo, tra i medici ? il suo nome era Filippo ? assicurava (la possibilit? di) una cura; tuttavia, una lettera, spedita da Parmenione [lett. all?attivo] il giorno prima dalla Cappadocia, infondeva un sospetto su di lui [ovvero, sul medico, appunto]. Parmenione, pur [?cum? concessivo] non essendo a conoscenza del malanno occorso a [lett. di] Alessandro, gli aveva tuttavia scritto di non fidarsi del [lett. fare attenzione al/guardarsi dal] medico Filippo.
Trad. Bukowski
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