Data:
02/10/2003 20.28.40
rispondi
al msg
nuovo
msg
cerca nel forum
torna
all'indice |
Allora, sicuramente non nell?et? dei re [cacciati nel 509, mentre l?inizio ?ufficiale? della letteratura ? il 240 a.C.], e non degli imperatori [se ? vero che hai studiato quell?autore due anni fa e che il periodo imperiale, inaugurato da Augusto, lo stai studiando praticamente adesso] :)). Comunque, ho il sospetto che tu faccia confusione e che alluda, con ogni probabilit?, a Lucilio, ma per il verso opposto: un autore, infatti, che non aveva peli sulla lingua, puntava attacchi molto mirati nelle sue satire, e per questo motivo si fece nemici a destra e a manca. Tieni conto, poi, che, paradossalmente, buona parte della letteratura latina nasce proprio come bersaglio di uomini e situazioni politiche: dai fescennini alle invettive ciceroniane, dai rigorismi di Catone alla partigianeria di Sallustio, e cos? via. In realt?, l?espediente d?utilizzare quello che in gergo, con un po? di elasticit?, potremmo chiamare ?senhal?, o di rifarsi a periodi storici precedenti per non incappare in guai? contemporanei, risale proprio agli autori d?et? imperiale (si pensi appunto a Fedro, ma anche a Giovenale, Tacito e allo stesso Seneca, tanto per citare nomi ovvi), dato che, da Augusto appunto in poi, sempre pi? forte ? la pressione e il ricatto del potere politico sull?ambiente letterario (cosa del resto, denunciata gi? a suo tempo da Cicerone, nel Brutus, a riguardo della ?libera? oratoria repubblicana, oramai in via d?estinzione gi? allora). E? altrettanto vero, comunque, che un autore come Plauto, ad esempio, evit? accuratamente ? ed evidentemente in modo consapevole ? riferimenti politici nelle sue commedie, anche tenendo conto del suo esclusivo scopo di divertire ?con spensieratezza? [in Terenzio, invece, si respira una pi? densa temperie ideologica (quella scipionica)].
salutoni ed in bokka al lupo per la maturit? (consiglio da amico: comincia a pensare alla tesina gi? da adesso)
|