Data:
12/10/2003 11.43.54
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Livio, Storia di Roma, XLIV, 46, passim, con modifiche
Il console Emilio, partito dai paraggi di Pidna [il moto da luogo ? reso con preposizione, nonostante si tratti d?un nome di citt?; il che indica, appunto, che il moto ? iniziato nelle vicinanze d?un luogo] insieme con tutto l?esercito, giunse, nel giorno successivo, nei pressi di Pella [avvicinamento], dov?era la sede [lett. pl.] del re. Posto l?accampamento sul colle pi? vicino (alla citt?), vi si trattenne per alcuni giorni, esaminando la posizione della citt?. Pella sorge su un?altura rivolta ad occidente; (la) circondano paludi d?una profondit? tale da renderle insormontabili [conviene sciogliere cos? il gen. di qualit?], sia in estate che in inverno, (paludi) che i fiumi rendono stagnanti. La rocca, cosiddetta ?di Faco?, spunta come un?isola in una zona della palude ch?? molto vicina alla citt?, ed ? collocata su un terrapieno di grande mole, costruita cos? in modo da essere sostenuta dal bastione e da non essere intaccata dall?umidit? della palude circostante. La rocca appare congiunta alle mura della citt?, (ma in realt?) ne ? divisa da un fiume e ad esse ? collegata grazie ad un ponte, in modo da impedire [nec? praebeat], su ogni versante, l?accesso a (eventuali) assalitori dall?esterno; e, nel caso in cui qualcuno vi sia stato rinchiuso dal re, (il prigioniero) non abbia alcuna via di fuga, ad eccezione che attraverso il ponte, laddove (tuttavia) la sorveglianza non pone problemi [est facillima].
Trad. Bukowski
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