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Mittente:
bukowski
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Re: versione di cicerone
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Data:
14/10/2003 22.41.21
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Non si tratta di Cicerone, ma di
Seneca, Questioni naturali, V, 18 passim
Tuttavia, non possiamo lamentarci del nostro autore, Dio, se noi abbiamo guastato i suoi benefici e li abbiamo fatti diventare dannosi. Egli ci ha dato i venti per mantenere la giusta temperatura del cielo e della terra, per nutrire le messi e i frutti degli alberi, che sono fatti maturare, tra le altre cause, proprio dallo scuotimento che fa salire il cibo verso la cima e col movimento impedisce alla pianta di restare inattiva. Ci ha dato i venti perch? estendessimo le nostre conoscenze (al di l? del mare): infatti, l'uomo sarebbe stato un animale ignorante e senza grande esperienza del mondo, se fosse stato rinchiuso nei confini della terra natale. Ci ha dato i venti perch? i vantaggi di ciascuna regione diventassero comuni, non perch? i popoli portassero in giro legioni e cavalieri, n? perch? trasferissero al di l? del mare armate devastatrici. Se valutiamo i benefici della natura in base alla malvagit? di coloro che se ne servono, non abbiamo ricevuto niente che non sia per il nostro male: a chi giova vedere? A chi parlare? Per chi la vita non ? un tormento? Cos? anche i venti erano stati inventati dalla natura perch? ci arrecassero un vantaggio: noi stessi li abbiamo trasformati in qualcosa di nocivo.
Trad. A. Marastoni (adattata)
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• versione di cicerone Re: versione di cicerone
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