Data:
27/10/2003 5.18.36
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Caro Marco, come saprai, il ?fescennino? ha anche una, come dire, ?falsa etimologia?, che lo lega a ?fascinum?, sinonimo di ?phallos? (membro virile), conferendogli dunque pregnanza apotropaica. Ora, passando all?etimologia pi? accreditata, Fescennia era, stando alle fonti, una citt? etrusca, che si trovava a nord di Falerii (con buona probabilit?, l?odierna Civita Castellana), a sua volta antichissima citt? etrusca capitale dei Falisci. Come spesso capita, in questi casi, l?esiguit? dei rilevamenti e le successive ed eccessive ?stratificazioni? topografiche (la zona a ridosso dell?Etruria, in particolare proprio quella falisca, ?, sotto questo punto di vista, particolarmente tormentata) rende nella pratica impossibile individuare, con esattezza, la scaturigine contemporanea di un antico, anzi antichissimo insediamento, la cui primigenia collocazione era casomai gi? ignota agli stessi Romani, che quei territori avevano praticamente raso al suolo, all?epoca del loro primo espansionismo ?italico?. Detto questo, la presenza di una tradizione (anche turistica) oramai consolidata, fa, per me, di Corchiano la candidata effettivamente pi? attendibile: http://www.isa.it/tuscia/corchiano/in... : tant?? che nella stessa cittadina, si tiene, da qualche anno, un concorso ispirato proprio ai Fescennini: http://www.fotovideolab.it/EVENTI/Fes...
Le pi? rilevanti testimonianze storico-letterarie di questo tipo di rappresentazioni, negli autori classici della romanit?, le abbiamo in Livio [Storia di Roma; VII, 2, 4 e sgg.], Orazio [Epistole, II, 1, 139 sgg], Virgilio [Georgiche, II, 385 sgg.] e Catullo [carme LXI].
Saluti da Nunzio/Bukowski :)
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