Data:
08/11/2003 15.32.17
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Arturo.
La stella Arturo, invece, illumina le ore notturne con modalit? tale che, essendo essa posizionata sull?asse del cielo, ha s? moto di rivoluzione, ma non tramonta, giacch? non volge altrove, ma ? relegata in una regione celeste ? piuttosto s?inclina, su ogni regione del mondo, senza mai tramontare.
Cos?altro, allora, le 7 [suppongo ?quae et septem *sunt*?] lucenti Pleiadi stanno a indicare se non l?intera messe dei santi che, durante le tenebre dell?esistenza terrena, ci mostrano il lume del ?settemplice? [ovvero, caro Paolo, ?costituito di 7 parti?; qui si allude ai 7 doni] Spirito Santo, ovvero coloro che, sin dall?inizio del mondo e fino alla sua fine, in epoche diverse, ci son stati inviati con mansione di profeti, sotto un punto di vista legati tra loro, disgiunti sotto un altro punto di vista? Come appunto le Pleiadi, secondo quanto gi? accennato: la vicinanza le fa apparire unite, eppure, come posizione, son le une disgiunte dalle altre, anche se fanno convergere in un unico bagliore le loro fluorescenze.
Analogamente per i santi: essi appaiono in determinate epoche, a predicare il Verbo, e seppur diversi per l?immagine di Dio ch?essi danno, son tuttavia accomunati dal fatto che la loro mente ? comunque rivolta a Dio, e allora brillano in un tutt?uno, perch?, nella realt? dei fatti, predicano la stessa cosa, anche se sotto diversi rispetti.
Dal momento ch?essi si mostrano in tempi diversi, quanto diverse son le epoche cui risalgono Abele, Isaia e Giovanni! Tuttavia, pur certo divisi nel tempo, essi non lo furono nella predicazione.
Nella stella Arturo che, durante la propria rivoluzione, illumina le ore notturne senza mai tramontare, si figurano non le vite dei santi in particolare, ma tutto l?insieme della Santa Chiesa, e le sue tribolazioni. Tribolazioni che, per?, non incrinano il suo assetto: essa ? eterna.
La stella Arturo non tramonta insieme alla notte, bens? la notte finisce mentre la stella ? ancora in orbita; stesso discorso per la Chiesa: essa affronta innumerevoli tribolazioni, ma rimane forte e salda, in attesa che le tenebre di questa vita si diradino. E? grazie, allora, ad Arturo che la Legge vien fuori pur dalle plaghe del freddo [ovvero delle tenebre]; il sorgere delle Pleiadi da oriente sta ad indicare, nella visione neotestamentaria, il sopraggiungere della Legge divina, la Legge terribile di Dio, che puniva i suoi sudditi a seconda delle loro colpe, con le pietre e con la spada. Esse, 7 come detto, altres? designano di riflesso, con un senso ch?? trasparente quanto l?acqua, la misericordia del nuovo testamento, perch? attraverso di esso lo Spirito Santo illumina i fedeli coi suoi sette doni. La compresenza di Arturo e delle Pleiadi sta ad indicare che nel Vecchio Testamento s?annuncia gi? il Nuovo, giacch? sotto la lettera del testo si nasconde un profondo mistero profetico.
Trad. Bukowski
salutoni :)
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