Data:
08/11/2003 17.20.20
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Cicerone, De oratore, II, 37 passim
Una volta l?Italia era piena di pitagorici, ai tempi in cui parte di essa era la famosa Magna Grecia; tanto che alcuni asseriscono che anche il nostro re Numa Pompilio, vissuto moltissimi anni prima dello stesso Pitagora, fosse pitagorico. Ragion per cui la sua grandezza ? da reputare ancora maggiore, dato che egli possedette la scienza politica circa due secoli prima che i Greci si accorgessero che essa esisteva. ? inoltre assodato che la nostra citt? non ha prodotto uomini di gloria pi? splendida, di prestigio pi? insigne, di cultura pi? raffinata di Publio Africano, Gaio Lelio, Lucio Furio, che si circondarono sempre, apertamente, dei Greci pi? colti. lo stesso li ho spesso sentiti dichiarare che gli Ateniesi avevano fatto cosa graditissima a loro e a molti altri maggiorenti inviando come ambasciatori presso il senato, per trattare questioni di suprema importanza per Atene, i tre pi? illustri filosofi di quel tempo, Carneade, Critolao e Diogene.
Trad. AAVV, BUR
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