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24/11/2003 19.34.40
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Orazio, Odi, III, 30
Pi? immortale del bronzo ho lasciato un ricordo, che s'alza pi? delle piramidi reali, e non potr? distruggerlo morso di pioggia, violenza di venti o l'incessante catena degli anni a venire, il dileguarsi del tempo. No, non sar? la fine: gran parte di me sfuggir? alla morte. E finch? sul Campidoglio salir? con la vergine muta un pontefice, nel futuro sempre pi? fiorir? di gloria. Cos?, dove strepita tumultuoso l'?ufido, dove in cerca d'acqua Dauno regn? sul popolo dei campi, si dir? che io, d'umili origini fatto signore, per primo in ritmi italiani ho portato la poesia d'Eolia. Merito d'orgoglio per te, Melp?mene: con l'alloro di Delfi, se vuoi, cingimi allora i capelli.
Fonte: www.bibliomania.it
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