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Mittente:
bukowski
Re: Traduzione De aeternitate mundi   stampa
Data:
19/12/2003 17.06.15




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Capitolo III.
Questione degli universali: s?essi si trovano, o meno, nelle cose particolari.

[per un?introduzione alla "quaestio de universalibus", clicca qui : http://www.ilgiardinodeipensieri.com/...
cap. I,1]

Ora, bench? le premesse III e IV, descritte pi? sopra, non siano strettamente necessarie alla nostra tesi, pur tuttavia ? visto che, come detto, una certa rilevanza rispetto all?argomento comunque ce l?hanno ? conviene aprire una piccola parentesi, ed affrontarne il contenuto.
Cominciamo dalla III premessa, considerando se gli universali sono nelle cose particolari, come la tesi suddetta d? per scontato. In realt?, sembra che no, asserendo Aristotele ? nel II libro Sull?anima ? che gli universali sono nella stessa anima, e pervenendo Temistio, nel commento al passo, ad un?assimilazione tra concetti e universali, che l?anima annovera e racchiude in s?. Lo stesso Temistio, a principio del suo commento, asserisce che il genere ? una sorta di concetto ricavabile da una classe di singole cose che possiedono almeno un carattere identico.
Ma i concetti sono tali nell?anima sotto il rispetto della sua attivit? di pensiero; per la qual cosa, stesso discorso varrebbe anche per gli universali, assimilando questi, appunto, ai concetti.

Capitolo IV.
Se l?atto precede la potenza sotto il rispetto della ragione [suppongo ?ratione?] e del tempo.

Passiamo ora alla IV premessa. E? chiaro che l?atto precede, sotto il rispetto razionale, la potenza, dal momento che la potenza si dispiega appunto attraverso l?atto, come ad esempio, intendiamo per costruttore colui che, in potenza, ha la facolt? di costruire [ovvero, ? tale non solo quando costruisce, ma anche quando non lo fa, perch? possiede comunque l?abilit? e la facolt? d?essere tale].
In secondo luogo, l?atto precede la potenza anche sotto il rispetto della sostanza e della perfezione, dato che la potenza s?evolve appunto in atto. E dunque, le cose che, sotto il rispetto della generazione, risultano seconde, sono in realt? prime, sotto il rispetto della sostanza e della perfezione, dal momento che la generazione non ? altro che il passaggio da uno stadio d?imperfezione ad uno stato di perfezione, come appunto da potenza ad atto.
In terzo luogo, l?atto precede ancora la potenza, sotto il rispetto della sostanza e della perfezione, considerando le stesse caratteristiche in corpi di differente natura. E, infatti, le cose sempiterne sono prime in confronto a quelle corruttibili, sotto il rispetto della sostanza e della perfezione. Il sempiterno, per definizione, non ? in potenza [essendo, caro Paolo, sempre in atto], mentre il corruttibile ? tale perch? presuppone, in s?, una potenza.

Trad. Bukowski

Salutoni :)
  Traduzione De aeternitate mundi
      Re: Traduzione De aeternitate mundi
 

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