Data:
21/12/2003 13.33.44
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Nepote, Storie, Alcibiade passim
Alcibiade, figlio di Clinia, Ateniese. Allevato nella casa di Pericle, fu anche discepolo di Socrate. Egli super? a tal punto, e in ogni cosa, (tutti) gli altri della sua et?, che non siamo in grado di trovare alcuno [?nihil? molto generico = nemo] che eccellesse pi? di lui tanto nei vizi quanto nelle virt?. Nato in una grandissima citt? da nobile famiglia, di gran lunga il pi? bello tra tutti quelli della sua et?; abile in tutte le attivit? e pieno di senno ? infatti fu anche un eccellente comandante e per terra e per mare; loquace, cos? grande era (in lui) il pregio della dizione e del linguaggio che nessuno poteva resistergli; per giunta (era) ricco; quando le circostanze lo richiedevano [ovvero: a seconda delle circostanze], Alcibiade era operoso, tenace, generoso, signorile, affabile, accondiscendente; eppure, non appena si rilassava e non aveva impegni, si mostrava dissoluto, sregolato, sfrenato, smodato, cos? che tutti si meravigliavano [lett. era a tutti d?ammirazione (il fatto che)?] che (in lui) ci fosse una cos? grande dissomiglianza di comportamenti e una natura incostante [diversa].
Trad. Bukowski
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