Data:
16/01/2004 16.15.32
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Qui di seguito la trad. corretta, ma non letterale; puoi, dunque, controllare e correggere tu stesso eventuali errori nella tua versione; se, tuttavia, incontri qualche difficolt?, in qualche punto, non esitare a ricontattarmi qui, sempre sul forum. Saluti.
Cicerone, De finibus, V, 59-60
[59] La natura dunque gener? e form? il corpo umano in modo che alcune parti fossero perfette fin dalla nascita, altre prendessero forma col progredir dell'et? senza che intervenissero in misura notevole sussidi esterni ed estranei. Quanto all'anima, la natura la rese perfetta in tutto il resto, come il corpo: la forni di sensi idonei alla percezione, tali che avessero bisogno di nulla, o di ben poco sussidio, per il proprio consolidamento; ma ci? che nell'uomo v'? di pi? eccelso e di migliore, lo abbandon? a se stesso. Diede ? ? vero - una mente tale che potesse accogliere ogni virt?, gener? come innate, senza bisogno di insegnamento, piccole nozioni sulle cose pi? importanti, e per cosi dire pose le basi del suo insegnamento e introdusse in ci? che esisteva direi quasi l'abbici della virt?: ma la virt? stessa l'abbozz? soltanto, e nulla pi?. [60] Pertanto ? nostro c?mpito (e dicendo nostro, intendo dire che ? c?mpito dell'arte) cercare le conseguenze per i princ?pi ricevuti, finch? si raggiunga il risultato voluto. Questo ha maggior valore e merita di essere ricercato per se stesso molto pi? che i sensi e le parti del corpo anzi dette: la perfezione eminente della mente ? tanto superiore a ci?, che riesce difficile pensarne la differenza. Pertanto ogni onore, ogni ammirazione, ogni aspirazione si riferisce alla virt? e a quelle attivit? che sono consentanee alla virt?, e tutto ci? che vi si uniforma o nell'anima o nelle azioni vien chiamato con un nome solo: ?onest??.
Trad. Marinone
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