Data:
20/01/2004 17.21.09
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Cicerone, De finibus, I, 65
Resta ancora da trattare un punto quanto mai collegato a questa discussione: l'amicizia. Voi affermate che, se il piacere ? il sommo bene, essa non esiste affatto. Ma Epicuro ne parla cos?: di tutto ci? che la sapienza procura per dar la felicit? nella vita nulla ? pi? importante dell'amicizia, nulla pi? fecondo, nulla pi? piacevole. E prov? questo principio non solo a parole. ma molto pi? con la sua vita, le sue azioni, la sua condotta. La sua importanza ? dimostrata dalle favole inventate dagli antichi: bench? siano tanto numerose e cos? varie e risalgano alla pi? remota antichit?, vi si trovano a mala pena tre coppie di amici, a partire da T?seo per arrivare fino ad Oreste. Per? Epicuro in una sola casa, e per di pi? piccola, che grandi schiere di amici tenne, e con quanta armonia d'amore concordi! Ed anche ora gli Epicurei fanno cos?.
Trad. Marinone
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