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Mittente:
bukowski
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Re: Cicerone - De legibus
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Data:
23/01/2004 22.33.25
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Cicerone, Leggi, I, 24-25 passim
VIII.[24] Quando infatti s'indaga sulla natura umana, si ? soliti spiegare - e senza dubbio ? cos?, come vien dimostrato - che negli eterni corsi e rivoluzioni degli astri si verific? una certa situazione favorevole alla procreazione del genere umano, il quale, sparso e diffuso sulla terra, sarebbe stato accresciuto del divino dono dell'anima; e mentre tutti gli elementi di cui sono composti gli uomini, derivano dalla loro natura mortale, perch? sono elementi fragili e caduchi, l'anima invece fu generata da dio. Per questo in verit? la nostra parentela con i celesti pu? essere chiamata o discendenza o stirpe. Fra cos? numerose specie non c'? alcun essere vivente oltre l'uomo, che abbia qualche conoscenza di dio, n? fra gli uomini stessi esiste alcun popolo n? tanto mite n? tanto selvaggio, il quale, pur ignorando quale dio convenga avere, tuttavia non sappia che sia necessario averlo. [25] Da ci? deriva che conosce il dio colui il quale quasi ricordi e riconosca dove egli nacque.
Trad. V. Todisco
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• Cicerone - De legibus Re: Cicerone - De legibus
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