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bukowski
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Re: versione urgente
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Data:
23/03/2004 15.26.55
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Gellio, Notti attiche, VII, 10 passim
Gli Ateniesi avevano stabilito con un loro decreto che se un cittadino di Megara avesse messo piede in Atene, fosse preso e per quel motivo condannato a morte; tale era l'odio che portavano per i finitimi cittadini megaresi. Allora Euclide, che era proprio di Megara e prima di quel decreto era venuto ad Atene ed era solito ascoltare Socrate, quando fu emanato il decreto, verso notte, mentre stavan calando le tenebre, vestito di una lunga tunica muliebre, avvolto in un pallio di molti colori, con il capo velato da uno scialle usciva dalla propria casa di Megara per recarsi da Socrate onde assistere almeno durante una parte della notte ai suoi discorsi e insegnamenti; prima che spuntasse il giorno rifaceva i poco pi? di ventimila passi ritornando a casa cos? travestito. Ed oggi vediamo i filosofi correre per insegnare alle case dei giovani ricchi, sedersi ed attendere fino a mezzogiorno, finch? quei discepoli si sveglino avendo smaltito il vino della notte.
Trad. L. Rusca
Ma buona parte del brano la trovi (tradotta da me, pi? letteralmente) gi? in forum:
http://www.progettovidio.it/forum2/re...
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