Marco Claudio TACITO (275-276).
Anziano senatore che pretende di discendere dal famoso storico Publio Cornelio Tacito, è
eletto dal Senato dopo sette mesi di trono vacante (IX 275).
L'Impero subisce le seguenti invasioni:
I Franchi e gli Alamanni passano in massa il basso Reno ed occupano la Gallia (275).
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I Goti del Bosforo Cimmerio (attuale Crimea) invadono l'Asia Minore e la Cilicia e
sono sconfitti dal prefetto del pretorio Annio Floriano (fratello dell'Imperatore).
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Tacito favorisce il Senato rendendogli province ed incarichi,
ed è quindi ucciso a Tiana dalle legioni dopo 7 mesi di governo (III
276).
Marco Aurelio Valerio "PROBO" (276-282).
Originario di Sirmio, soprannominato "Probo" per la sua onestà.
E' proclamato Imperatore dalle legioni di Siria ed Egitto (primavera 276), punisce gli assassini
del predecessore, favorisce il Senato e combatte le seguenti guerre:
Contro Annio Floriano (276).
Il prefetto dal pretorio, fratello del predecessore, si proclama imperatore ma dopo due mesi viene
sconfitto a Tarso (VII 276) ed è ucciso dalle truppe.
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Contro i Franchi (277).
Sconfitti in Gallia, che hanno precedentemente invaso, sono trasferiti in Tracia ma riescono
poi a tornare in Germania via mare. Nel viaggio saccheggiano le coste e occupano per breve
tempo Siracusa.
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Contro i Sarmati. Che minacciano il confine danubiano.
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Contro Libio. Ribelle in Pisidia, è sconfitto a Cremna.
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Contro i briganti Isauri. Infestano la Cilicia e sono duramente repressi.
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Contro i Blemmi. Invadono l'Alto Egitto, prendono Tolemaide (sul Nilo) e Copto prima di
venire respinti da Probo.
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Contro gli Alamanni ed i Senoni (278). Che minacciano la frontiera del Reno.
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Contro i Burgundi ed i Vandali (278-279). Invadono la Rezia ma sono sconfitti.
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Contro i Bastarni (280). Ribelli in Tracia, sono sconfitti.
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Contro le truppe ribelli (280-281).
Probo festeggia le vittorie e la pacificazione dell'Impero con un trionfo a Roma (281), poi
impiega le truppe per realizzare opere pubbliche, soffocandone le ribellioni in Gallia e
in Oriente (280-281).
Prepara una spedizione contro i Sasanidi ma mentre ispeziona il prosciugamento delle paludi a
Sirmio, in Pannonia, è ucciso dalle truppe, contrarie alla dura disciplina imposta loro
(estate 286).
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Marco Aurelio CARO (282-285).
Prefetto del Pretorio, è acclamato dalle truppe di Rezia e Norico (estate 286) ed è
il primo Imperatore che non chiede la rettifica dell'elezione al Senato.
Associa al trono i figli Carino e Numeriano (283) e combatte le seguenti guerre:
Contro i Quadi e i Sarmati.
Sconfitti mentre si reca in Oriente.
| Contro i Sasanidi (283-285).
Caro invade la Persia (VIII 283), sconfigge i Sasanidi, occupa Seleucia e Ctesifonte (IV 285) ed
ottiene il soprannome "Persicus Massimo", ma è ucciso dal prefetto del pretorio Arrio
Apro (X 285). Questo ha inizialmente fatto credere che Caro si stato ucciso da un fulmine che ha
colpito la sua tenda.
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NUMERIANO (283-284).
Figlio del precedente (nonché poeta), è associato dal padre al trono e lo segue in
Oriente.
Dopo la morte del padre conclude la pace con i Sasanidi ma è ucciso anche lui dal Prefetto
del Pretorio Arrio Apro (IX 284) a sua volta ucciso dal capo delle guardie Gaio Aurelio
Valeriano "Diocleziano".
Marco Aurelio CARINO (283-285).
Associato al trono dal padre Caro assieme al fratello Numeriano, è lasciato a governare
l'occidente con il titolo di cesare e combatte le seguenti guerre:
Contro Sabino (285).
Giuliano Sabino usurpa il trono ma è sconfitto presso Verona.
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Contro Diocleziano (285).
Gaio Aurelio Valeriano "Diocleziano", dopo aver ucciso Ario Apro, è proclamato
Imperatore dalle truppe a Calcedonia (17 XI 284).
Carino lo affronta con truppe più fresche e numerose a Viminacium (odierna Orasje), nella
valle del Margum (Mesia Superiore) e sta per sconfiggerlo quando viene ucciso dai propri
ufficiali.
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