|
Parlare dell'esercito romano, non significa parlare di una
dimensione a sé stante, bensì discutere di Roma nella sua
integralità, poiché la vita militare era alla base della vita
politica romana, così come della religione e della vita sociale.
Infatti la politica si interseca con la strategia, l'economia
con la religione e la vita sociale con tutto ciò.
Purtroppo le informazioni relative all'organizzazione dell'esercito
in epoca Regia sono scarse; più sicure e chiare sono quelle
a partire dal I secolo dopo Cristo. In ogni caso possiamo
affermare che nella storia, mai nessun altro esercito ebbe
simili soldati: spesso irrequieti, malcontenti, a volte strumento
stesso dei propri Comandanti ma comunque sempre formidabili
combattenti, e tutto ciò per un numero non indifferente di
secoli.
Infatti se parliamo dell'esercito romano, possiamo notare
che la sua influenza durò circa 10 secoli. Per questo periodo,
le legioni (legio da legere = scegliere, perchè
i soldati erano scelti nella leva militare) furono il mezzo
per mantenere la supremazia Romana sulle Provincie; malgrado
il numero limitato delle stesse, infatti, una ferrea disciplina,
un addestramento senza eguali e capaci Comandanti insieme
ad alcune innovazioni in campo militare, permisero a Roma
di divenire la grande potenza che tutti conosciamo.
L'Impero cadde solamente quando le legioni cessarono di essere
una forza combattente determinate, tutto semplicemente, poiché
nella millenaria storia di Roma, quando fu possibile impiegarle
per contrastare il nemico (anche se a volte sconfitte), esse
furono sempre vittoriose in ogni guerra.
|