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ARS MILITARIS

--- la disciplina militare romana ---



ARMI DA PUGNO E DA LANCIO


Come già sappiamo,i Romani rinnovavano costantemente le loro armi ed attrezzature da battaglia, basandosi su quelle viste in campo nemico. Era questa une delle principali qualità che permise all'Impero di estendersi così proficuamente sul territorio europeo ed africano. Inizialmente le armi da pugno utilizzate erano modelli ereditati dagli Etruschi, spade che derivavano direttamente da quelle greche. Quando venirono a contatto con i Galli ne copiarono i grandi scudi ovali, usati principalmente per la cavalleria. Lo stesso successe con gli Hispanici: il famoso Gladio romano, probabilmente l'arma da pugno più conosciuta popolarmente, era derivata da una spada hispanica. Vediamo ora in dettaglio ogni arma in dotazione all'esercito..


ARMI DA LANCIO E DA PUNTA


PILUM

E' sicuramente la lancia dalla forma e utilizzo più particolare. Era un giavellotto di circa 180 cm di lunghezza che aveva la particolarità di possedere una punta che si piegava all'impatto, cosicché non fosse più possibile il suo utilizzo da parte del nemico. Spesso era necessario unire due pilum per avere una maggiore capacità di penetrazione. La sua punta era di forma conica, appesantita, terminante con una sezione più sottile, a spillo. Verso la fine del II secolo d.C, venne inserita al suo interno una palla di piombo per permettere di raggiungere delle distanze maggiori.

HASTA
Questa é invece la lancia base, quella che non era possibile scagliare per via del suo peso e della sua forma. Era l'arma in dotazione agli hastati nella Roma Repubblicana, fino alla riforma di Mario che impose il pilum quale arma in dotazione a tutte le truppe.

LANCEA
Rimpiazzò il pilum nel III secolo d.C ed era una lancia da fianco, come l'hasta.

VERUTA
Fu il giavellotto da lancio nel tardo Impero.

PLUMBATAE o MATTIOBARBULI
Erano dei proiettili in piombo in dotazione ai veliti, da scagliare con le fionde oppure a mano. Erano abbastanza costosi da produrre ma incrementarono di molto la capacità di fuoco della fanteria.



ARMI DA PUNGO E DA TAGLIO


GLADIUS

L'arma da fianco base del Legionario e di ogni soldato era proprio il gladius. Venne creato sulla base delle spade utilizzate dai Celti Hispanici. Lo storico Polibio ci dice che venne introdotto nell'esercito romano durante la Seconda Guerra Punica. Il gladio utilizzato dai tempo di Cesare sino ai tempi di Tiberio, aveva una leggera curva alla fine della lama mentre quelli successivi avevano una lama completamente diritta. Era un'arma disegnata per un attacco di punta non di fendente: sarebbe stato infatti troppo pericoloso per i Legionari colpire di fendente aprendo il fianco a pericolosi attacchi. La tecnica utilizzata durante il combattimento corpo a corpo era quella di spingere il nemico aiutandosi con l'enorme scutum, lo scudo, di inginocchiarsi sollevandolo contemporaneamente e di colpire al livello delle gambe e dell'arteria femorale, lasciando il lavoro di terminare l'avversario alle file seguenti: una tecnica molto efficace che implicava un'enorme lavoro di squadra. Il gladius venne rimpiazzato dalla lunga spatha barbarica, nel tardo Impero.


 


SPATHA

Questa era l'arma della Cavalleria: essendo più lunga permetteva di colpire di fendente, l'unico colpo possibile a cavallo. Nel tardo Impero sostituì il gladius, più tecnico da utilizzare e meno adatto al carattere poco razionale dei barbari che in questo periodo incrementavano le file delle Legioni.

PUGIO
A partire dal II secolo a.C i Legionari portavano al fianco destro il pugio, una piccola daga. Ai tempi di Augusto il pugio era portato con una cintura differente da quella per il gladius. Dopo il suo regno, l'utilizzo di questa arma venne lentamente a scemare.

DOLABRA
Non un'arma bensì uno strumento poco conosciuto che veniva utilizzato per la costruzione degli Accampamenti. Si chiamava dolabra ed era un incrocio tra un'ascia ed un piccone. Avendo bisogno di tutti e due per la costruzione della Castra e avendo poco spazio a disposizione, ecco che l'ingegno latino suggerì la manifattura di questo strumento che ricorda molto da vicino le moderne pale piegabili in dotazione agli eserciti odierni.





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