Flavio VALENTINIANO I (364-375).
Guardia imperiale dei due imperatori precedenti, è designato Imperatore a Nicea da un
concilio di funzionari e generali che gli impone di associare il fratello Flavio Valente, al
quale è affidato l'oriente (26 II 364).
Valentiniano, benché analfabeta, riforma le finanze e l'istruzione mentre
combatte le seguenti guerre:
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Contro gli Alemanni (365-368).
Tre grosse colonne di Alemanni passano il Reno (I 365). Il generale Giovino sorprende e
sbaraglia la prima sulla Mosella, Valentiniano I sconfigge la seconda a Solicinio ed affronta
la terza a Durocatalauno (odierna Chalol-sur-Marne), ma lo scontro è
indecisivo.
Gli Alemanni sono riconosciuti alleati e si ritirano.
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Contro i Picti, Scoti e Sassoni (367-369).
Compiono scorrerie in Britannia rispettivamente dall'Irlanda, dalla Caledonia e dalla Germania
e sono sconfitti dall'abile comes spagnolo Teodosio in quattro anni di lotta.
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Contro Firmo (372-374).
Nobile mauro si proclama imperatore in Africa con l'appoggio delle truppe romane ma è
sconfitto dallo stesso comes Teodosio.
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Contro i Quadi e Sarmati (375).
Passano il Danubio e massacrano due legioni in Pannonia. Sono affrontati da Valentiniano
che muore alla fine della campagna a Brigetium (XI 375), davanti agli ambasciatori Quadi venuti
a chiedere la pace.
Lascia l'occidente ai figli Graziano (8enne) e Valentiniano II (4enne).
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A Roma il prefetto Vezio Agorio Pretestato erige il tempio ai 12 dei protettori della
città, o Dii consentes (367 d.C.; restano le rovine e un colonnato).
Flavio VALENTE (364-378).
Fratello del precedente che lo associa al trono dietro pressione delle truppe e gli affida il
governo dell'Oriente, dove combatte le seguenti guerre:
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Contro Procopio (365-6).
Il ribelle Procopio, appoggiato dai Visigoti (Goti Saggi) è sconfitto e giustiziato con i
familiari dai generali di Valente.
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Contro i Visigoti (367-378).
Valente respinge i Visigoti dalla Tracia ed effettua due campagne oltre il Danubio costringendo
il re Atanarico alla pace, a fornire truppe e accettare la religione ariana (369).
All'arrivo degli Unni permette ai Visigoti di stabilirsi in Mesia ma le vessazioni dei
governatori romani causano la ribellione dei Visigoti (377) che sbaragliano i Romani ad
Adrianopoli dove muore lo stesso Imperatore Valente (9 VIII 378).
Dopo questa sconfitta la fanteria pesante legionaria non viene più ricostruita.
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Flavio GRAZIANO (375-383).
Figlio di Valentiniano I che lo nomina Augusto a otto anni.
Da Treviri governa parete dell'occidente (Italia, Illiria ed Africa sono lasciate a suo fratello
Valentiniano II), favorisce i Germani ed il cristianesimo. Dietro l'influenza di Ambrogio
vescovo di Milano (poi santo) ordina la soppressione dei collegi sacerdotali pagani (382) e la
rimozione della statua della dea Vittoria (382), nonostante le proteste del Senato e dei
patrizi pagani (una statua alla Vittoria è stata posta presso lo Stadio Comunale Grezar a
Trieste nel 1997).
Dopo la morte di Valente ad Adrianopoli, associa al trono l'abile magister equitem
Flavio Teodosio I "Magno" (19 I 379), assegnandogli l'Oriente.
Combatte le seguenti guerre:
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Contro gli Alemanni (378).
Graziano con gli alleati Franchi sbaraglia gli Alemanni ad Argentaria (in Alsazia), li insegue
fino alla Selva Nera, li costringe alla pace e a fornire reclute.
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Contro Magno Clemente Massimo (383).
Magister equitum proclamato Imperatore dalle legioni di Britannia si impadronisce della
Britannia e della Gallia, fa uccidere Graziano a Lione da Andra Gazio (25 VIII 383), fissa la
capitale a Treviri ed ottiene il riconoscimento da Teodosio I "Magno", dietro promessa di non
occupare l'Italia.
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Flavio VALENTINIANO II (375-392).
Figlio di Valentiniano I e fratellastro del precedente, sale al trono occidentale a 4 anni sotto
tutela dalla madre Flavia Giustina Augusta (ariana).
Da Milano governa nominalmente l'Italia, l'Illiria e l'Africa, mentre le altre province
occidentali sono assegnate al fratellastro Graziano (e sono occupate da Magno Clemente Massimo
dal 383).
All'epoca le legioni sono armate prevalentemente con archi e fionde. Sono
combattute le seguenti guerre:
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In Mauretania (375).
Rioccupata dalle sue truppe.
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Contro Magno Clemente Massimo (387-388).
Magno Massimo occupa anche la Spagna e l'Italia ma è sconfitto e ucciso presso Aquileia
dall'Imperatore Teodosio I "Magno" (28 VII 388), che rimette Valentiniano II sul trono.
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Contro i Franchi Ripuari (388-389).
Il generale franco Arbogaste respinge sul Reno i Franchi Ripuari.
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Valentiniano destituisce il generale franco Abrogaste che
lo fa uccidere (15 V 392), ponendo fine alla dinastia Valentiniana.
Flavio TEODOSIO I "Il Grande" (379-395).
Abile generale, è con il padre comes Teodosio in Britannia per l'Imperatore
Valente (368) e difende poi la Mesia dai Sarmati (374-5).
Dopo la morte di Valente è associato al trono come Augusto dall'Imperatore Graziano a
Sirmio (19 I 379) e gli è assegnato l'Oriente.
Teodosio dichiara il cristianesimo religione di stato, proibisce le divinazioni (381),
l'ingresso ai templi (391), il culto domestico delle divinità (392) ed abolisce i giochi
Olimpici (394). I pagani che dimostrano violentemente ad Alessandria d'Egitto sono puniti con la
distruzione del tempio di Serapide.
Combatte le seguenti guerre:
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Contro i Visigoti (379-382).
Teodosio combatte i Visigoti e Ostrogoti nei Balcani (dalla battaglia di
Adrianopoli) e
conclude dei trattati. 40.000 Goti sono accolti in Pannonia, Dacia Ripense, Tracia, Macedonia,
Mesia e forniscono truppe in cambio del soldo e vettovaglie.
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Contro Magno Clemente Massimo (388).
Teodosio muove personalmente contro Magno Massimo con un esercito composto da Goti, Alani,
Unni e Franchi.
Magno Massimo è sconfitto a Sciscia, nuovamente a Petovium, in Pannonia, e viene ucciso
dai suoi soldati presso Aquileia (28 VII 388). Valentiniano II riottiene il trono
d'occidente.
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Contro i cittadini di Tessalonica (390).
Teodosio reprime duramente (7-15.000 caduti) i disordini causati a Tessalonica dalle fazioni del
circo, a seguito del tentativo di arresto di un auriga colpevole di reati comuni.
Ambrogio vescovo di Milano (poi santificato) toglie i sacramenti all'Imperatore che deve
umiliarsi e domandare perdono alla chiesa (25 XII 390) ! L'evento è celebrato con la
composizione del celebre canto "Te Deus Laudamus" ed ha poi ispirato celebri quadri a
Rubens (esposto a Vienna) ed a Van Dick (esposto a Londra).
| | Contro Eugenio e Arbogaste (394).
Il generale franco Arbogaste dopo l'uccisione di Valentiniano II (392) eleva al trono Flavio
Eugenio, riconosciuto dall'occidente.
Teodosio sconfigge entrambi al Frigidus (6 IX 394, odierno Vipacco, in Istria) e diviene unico
Imperatore, ma nella campagna contrae la malattia che lo uccide 4 mesi dopo, a Milano (15 I 395).
Lascia l'Oriente al primogenito Arcadio (18enne) ed l'Occidente al
secondogenito Onorio (11enne), dividendo definitivamente l'Impero.
Alcuni storici fissano a questa data (395) la fine dell'Evo Antico e l'inizio
del Medioevo.
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L'Impero Romano d'Occidente (395-476).
Flavio ONORIO (395-423).
Secondogenito del precedente che lo lascia undicenne erede delle province occidentali
dell'Impero sotto tutela del vandalo magister utriusque militiae Flavio
Stilicone.
L'impero subisce l'ostilità della corte orientale, le seguenti invasioni
e ribellioni:
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In Illiria si ribellano i Visigoti (395).
Stilicone interviene nei Balcani dove i Visigoti, stanziati come alleati, si sono ribellati ed
hanno proclamato re Alarico (395), ma Rufino, tutore d'Oriente, lo ferma e gli toglie parte
delle truppe che, giunte a Costantinopoli, lo uccidono (27 XI 395).
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In Africa si ribella Gildone (398).
Gildone comes e magister utriusque militiae in Africa si ribella e si dichiara
per l'impero orientale ma è sconfitto e ucciso a Teveste (VII 398) dal fratello Mascezel
inviato da Stilicone che poi lo fa giustiziare.
Il poeta Claudio Claudiano scrive il De Bello Gildonico.
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Rezia e Norico sono invase da Vandali e Alani (401).
Stilicone contiene Vandali e Alani che saccheggiano Norico e Rezia ma deve raggiungere con
loro un accordo e arruolarli per affrontare nuovamente i Visigoti.
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L'Italia è invasa dai Visigoti (401-404).
Alarico approfitta dell'assenza di Stilicone, invade l'Italia e prende Aquileia (401).
Stilicone chiama la XII Legione dalla Britannia, sguarnisce il Reno, arruola Vandali e
Suebi, costringe Alarico ad abbandonare l'assedio di Milano, lo sorprende e sconfigge a
Pollentia (6 IV 402) catturandone la famiglia e lo respinge in Illirico.
Alarico torna in Italia per la seconda volta ma Stilicone lo sconfigge a Verona (estate 403)
e lo respinge nuovamente in Illirico (403). La corte imperiale è spostata da Milano a
Ravenna.
Stilicone e Onorio celebrano il Trionfo a Roma (1 I 404) e durante i giochi dei gladiatori
il monaco orientale Telemaco si getta nell'arena e viene trucidato, ottenendo un decreto che
vieta i giochi (405).
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L'Italia è invasa dagli Ostrogoti (405-406).
Redagasio re degli Ostrogoti invade l'Italia con mercenari Visigoti, Alani ed Unni ma è
sconfitto, catturato e giustiziato a Fiesole da Stilicone (23 VIII 406).
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La Gallia è invasa da Suebi, Vandali, Alani e Burgundi (406-407).
Passano il Reno sguarnito (I 406), sconfiggono i Franchi alleati ai Romani presso Magonza e
saccheggiano indisturbati la Gallia con la loro cavalleria per un anno.
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La Britannia e la Gallia sono in mano all'usurpatore Flavio Caludio Costantino III
(406-411).
Flavio Claudio Costantino difende la Britannia da Scoti, Pitti e Sassoni, è proclamato
imperatore dalle legioni rimaste (406), sbarca in Gallia (407) accolto dalla popolazione,
respinge i barbari in Spagna, occupa l'Alsazia e la Lorena.
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La Spagna è occupata da Suebi e Vandali (407-418).
Gli Suebi occupano la Galazia (definitivamente) e la Lusitania mentre i Vandali occupano il
resto della Spagna e sono poi respinti in Spagna meridionale (416-418) che prende il nome di
[V]Andalusia. Il generale Massimo è proclamato imperatore ma è subito abbandonato
dai suoi.
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L'Italia è invasa dai Visigoti la terza volta (408-410).
Stilicone cerca di accordarsi con Alarico per evitare una nuova invasione e impiegarlo in
Gallia ma Onorio, pressato dalla corte, lo accusa di tradimento e lo fa giustiziare (22 VIII
408).
Trentamila barbari passano con Alarico che invade l'Italia (408), cerca inutilmente di trattare
con la corte di Ravenna, infine assedia Roma (dove il papa, per scongiurare il pericolo,
permette la celebrazione dei riti pagani), la prende (24 VIII 410) e la fa saccheggiare per tre
giorni. Dopo la morte di Alarico (24 VIII 410) il figlio Ataulfo porta i Visigori in
Gallia.
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La Gallia è nuovamente invasa dai barbari (411-418).
Il nuovo magister militum Flavio Costanzo sconfigge il generale ribelle Geronzio,
prosegue l'assedio ad Arelate da lui iniziato e dopo quattro mesi ottiene la resa
dell'usurpatore Costantino III, che nonostante i patti viene giustiziato (411) con il figlio
Giuliano.
I Barbari tornano quindi ad invadere la Gallia.
Guntar re dei Burgundi e Goar re degli Alani nominano Imperatore Giovino (411-413). I primi
occupano Worms, Treviri e l'alta Valle del Rodano (chiamata poi Burgundia).
Ataulfo re dei Visigoti sconfigge ed uccide il generale romano dell'imperatore Giovino, poi
lo stesso Giovino (412), prende Narbona, Tolosa, Bourdigala (Bordeaux), assale Marsiglia (413),
sposa la sorella dell'Imperatore Galla Placidia rapita nel sacco di Roma (I 414) ed eleva
imperatore Prisco Attalo che gli conferma il possesso dell'Aquitania (414).
Vallia, fratello e successore di Ataulfo, combatte in Spagna per Onorio (416-418) al quale rende
Galla Placidia e consegna Prisco Attalo ed ottiene la conferma del possesso dell'Aquitania.
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Durante il suo governo è rifatta la imponente porta Appia (odienra porta San
Sebastiano).
Onorio porta Prisco Attalo in trionfo a Roma. Galla Placidia è data in moglie all'anziano
Flavio Costanzo che è associato all'impero ma muore (IX 421) seguito dal 37enne Onorio
(15 VIII 423).
GIOVANNI (423-425).
Primicerio dei notai, è eletto dal partito avverso a Costantinopoli (XII
423) appoggiato dal generale Ezio.
Teodosio II Imperatore d'Oriente invia una flotta guidata da Ardaburio ma viene
dispersa da una tempesta. Ardaburio è catturato presso Ravenna ma con
l'aiuto del figlio Aspar, giunto via terra e del partito filo-orientale cattura
e giustizia Giovanni ad Aquileia (425).
Ezio, giunto con un esercito unno, dopo uno scontro incerto si rappacifica con
Galla Placidia.
Flavio VALENTINIANO I (364-375).
Flavio Placido VALENTINIANO III (425-455).
Figlio di Costanzo III e Galla Placidia, nominato Augusto dall'Imperatore d'Oriente
Teodosio II che sposta il confine dei due imperi alla Sava.
Risiede a Ravenna sotto la tutela della madre Galla Placidia mentre l'Impero
subisce le seguenti invasioni:
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In Gallia tentano di espandersi Visigoti e Franchi (425-430).
Il generale di origine barbarica Ezio Flavio contiene l'espansione dei Visigoti sconfiggendoli
ad Arelate (425), dei Franchi Ripuari (428), ottiene i titoli di magister utriusque
militia e di patrizio (429), infine sconfigge il capo franco Clodion "Il Capellone"
(430).
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In Africa si ribella Bonifacio (427).
Il comes Africa Bonifacio rifiuta di rientrare a Ravenna e sconfigge le truppe inviate
contro di lui.
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L'Africa è invasa dai Vandali (429-435).
I Vandali passano dalla Spagna in Africa guidati da Gensenico (429), occupano le due Mauretanie
e la Numidia (431), sconfiggono Bonifacio uscito da Ippona con rinforzi dell'Impero d'Oriente
guidati da Aspar (431) ed ottengono il riconoscimento come foederati (10 II 435).
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L'Italia è campo di battaglia dei generali (432-433).
Gallia Placidia sostituisce Ezio con Bonifacio (432) che sconfigge il primo presso Rimini
ma muore poco dopo. Il suo successore Sebastiano è sconfitto da Ezio che riottiene la
carica (433).
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In Gallia torna Ezio (435-437).
Ezio doma la rivolta dai bagaudi in Armorica e sconfigge i Visigoti.
Alleato ad Attila sconfigge presso Worms Gunther re dei Burgundi (436) ed il suo popolo
è massacrato (entrando nel ciclo di leggende dei Nibelunghi).
Sconfigge poi gli Alani che sono installati nella provincia Viennesis (detta poi
Sapaudia, infine Savoia).
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L'Africa diviene regno indipendente (439-442).
Gensenico ultima l'occupazione dell'Africa (439) fissando la capitale a Cartagine, fallisce un
tentativo contro la Sicilia (440) ma vede riconosciuta la propria indipendenza in cambio
della restituzione della Mauretania e della Numidia. E' il primo regno barbarico sul suolo
dell'impero riconosciuto dalla corte occidentale !
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La Britannia è invasa da Angli e Sassoni (442).
La Britannia, privata delle truppe romane che hanno seguito Costantino nel 407, viene invasa da
Angli e Sassoni ed è difesa dai Britanni romanizzati (dando vita alla leggenda di re
Artù).
E' definitivamente persa per l'impero e sarà poi chiamata Inghilterra (terra degli
Angli).
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La Gallia è invasa dagli Unni (451).
Gli Unni guidati da Attila "Flagello di Dio" invadono la Gallia ma sono sconfitti da Ezio ai
Campi Catalunici (451), l'ultima vittoria dell'esercito imperiale, con gli alleati Visigoti e
Burgundi.
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L'Italia è invasa dagli Unni (452).
Attila "Flagello di Dio" invade l'Italia, distrugge Aquileia (i cui fuggitivi fondano Venezia)
e torna in Pannonia per l'intervento del papa Leone I "Il Grande" (santo sia della chiesa
cattolica che di quella ortodossa, ma in giorni diversi) e la minaccia alle spalle di Marciano
imperatore d'Oriente.
Attila muore nel 452 e l'impero Unno si sfascia.
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In Illiria si ribella Marcellino (454).
Ezio mira a imparentarsi con Valentiniano III ma i due litigano durante un colloquio e
l'imperatore trafigge personalmente il generale (21 IX 454).
Marcellino comes illiricum, favorevole ad Ezio, si dichiara indipendente.
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Pochi mesi dopo Valentiniano III assiste alle esercitazioni delle truppe ed è ucciso da
due bucellarii, istigati da Petronio Massimo, al quale l'imperatore ha tolto la moglie
(16 III 455). E' l'ultimo imperatore d'occidente della dinastia Teodosiana. |