... hic totus concitatus
et in impetu est doloris, armorum sanguinis suppliciorum minime
humana furens cupiditate, dum alteri noceat sui neglegens, in
ipsa inruens tela et ultionis secum ultorem tracturae auidus.
... questa è tutta un fuoco e brucia nel tormento furioso
dello sdegno e del rancore, folle d'un delirio disumano di armi
sangue supplizi, decisa a nuocere agli altri, mentre di sé
non si cura: con veemenza si espone impavida perfino alle armi,
bramosa di una vendetta che pur trascinerà con sé
il vendicatore.
dedicato alla memoria di Carlo Giuliani, martire
della Resistenza
Inizio questa traduzione del De Ira di Seneca
oggi, martedì 20 agosto 2002. L'argomento mi piace,
e lo trovo (sempre) di scottante attualità. La traduzione
procederà di giorno in giorno, ma non vi prometto nulla,
a riguardo della sua speditezza. Prometto, invece, di ritagliarmi,
dove possibile, appositi spazi di tempo. Questo si potrebbe anche
intenderlo, volendo, come una modalità alternativa di "bloggare".
La traduzione, ancora, è - nello spirito di progettovidio.it
- priva di copyright: chiunque lo voglia, può farne utilizzo,
ma beninteso senza scopo di lucro. Il sottoscritto, quindi, rinuncia
ai diritti d'autore. Seneca, del resto, l'unico che potrebbe veramente
vantarne, è morto poco meno di duemila anni fa.
...:::Bukowski:::...