Vita
e opere.
Originario dell'Africa, a somiglianza degli oratori
greci della "seconda sofistica", ebbe un'attività di conferenziere
itinerante nelle province. Uno dei temi da lui affrontato era la
questione se "Virgilio era oratore o poeta", problema sul
quale ci è stato conservato uno svolgimento redatto in forma
di dialogo.
F. finì per stabilire a Roma la sua dimora,
durante l'impero di Adriano, e nella città compose i suoi
2 libri "sulle guerre romane" (specificamente, il I relativo
alle guerre esterne, il II alle guerre civili del I sec. a.C.),
comprende 7 secoli di storia militare romana, dalla fondazione dell’Urbe
ad Augusto.
Sotto la vernice del presunto storico, traspare
però l'atteggiamento del rètore: F. elogia più
che raccontare. Questo conferenziere, sempre in cerca di brillanti
amplificazioni, immagina di paragonare la vita del popolo romano
a quella di un essere umano le cui differenti età si caratterizzano
per una crescita, una maturità e una decadenza, salvo poi
concludere, per trarsi d'impaccio, che la dinastia antonina aveva
restituito a Roma la sua giovinezza. Quest'opera "puerile" (anche
nella struttura molto semplice del suo latino) ci è stata
conservata sotto il titolo, davvero improprio, di "Epitoma de
Tito Livio" ("Compendio di Tito Livio").
...:::Bukowski:::...
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