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Progetto Ovidio - attualità in latino
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--- aggiornato
all'1 aprile 2005 --- |
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N.B.: 1) le immagini associate ai testi linkano a siti inerenti agli argomenti trattati 2) le notizie vengono selezionate ed eventualmente adattate per la Rete italiana
3) i redattori finnici interrompono le loro attività dal 17/06 al 26/08 per le vacanze estive |
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>>> AQUAE IN SINIS
INQUINATAE.
Magistratus Sinenses rettulerunt tertiam partem populi rustici,
circiter trecentas sexaginta hominum miliones, penuria purae
aquae potabilis laborare; septuaginta centesimas ex lacubus
et fluminibus Sinarum propter emissiones industriae quaestuosae
et cloacarum male inquinatas esse. Investigatores censent
causam esse, quod magistratus Sinenses celerem industrializationem
regere non possint. [Nuntios Latinos 1.04.2005 redegit
Tuomo Pekkanen - © Copyright Finnish
Broadcasting - Yleisradio
Oy]
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>>> CINA: INQUINAMENTO DELL’ACQUA.
Secondo quanto riportato da fonti governative cinesi, 1/3
della popolazione delle campagne, ovvero circa 360 milioni
di persone, non ha accesso ad acqua potabile.
Il 70 % di laghi e fiumi risulta pesantemente inquinato, a
causa degli scarichi industriali e fognari.
I ricercatori ritengono che la causa dell’inquinamento
risieda nell’incapacità del governo cinese di
gestire il boom industriale [nella foto, le acque schiumose
del fiume Yangtze].
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>>> INDONESIA MOTU
TERRAE PERTERRITA.
Tribus mensibus post motum terrae, quo paene trecenta hominum
milia perierunt, nova concussio in eadem fere regione Indonesiae
prope litora Sumatrae accidit. In parva insula prope epicentrum
sita, cui nomen est Nias, circiter mille homines aedificiis
corruentibus vitam amisisse creduntur. In urbe Gunungsitol,
quae ibi maxima est, maior pars aedificiorum deleta sunt.
Decem fere milia incolarum eius insulae a litoribus in partes
interiores fugerunt. Etiam in regionibus septentrionalibus
et occidentalibus Sumatrae complura dena hominum milia maris
motum timentes domibus relictis fugam ceperunt. Vis concussionis
in scala Richteriana octo virgula septem (8,7) fuisse dicitur.
Vehementiores terrae motus tantum quinquies antea accidisse
constat. At contra omnium opinionem mare non eodem modo motum
est, quo mense Decembri, cum undae enormes terrae motu excitatae
vicos oppidaque litorum vastaverunt. [Nuntios Latinos
1.04.2005 redegit Tuomo Pekkanen - © Copyright
Finnish
Broadcasting - Yleisradio
Oy]
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>>> INDONESIA: LA TERRA TORNA A TREMARE.
A tre mesi dal terremoto che ha provocato quasi 300mila morti,
una nuova forte scossa si è registrata praticamente
nella stessa regione dell’Indonesia, a largo di Sumatra
[il 28 marzo; ndt].
Nell’isoletta di Nias, vicina all’epicentro, le
vittime dei crolli sarebbero un migliaio, secondo stime ufficiali.
Nella città di Gunungsitol, la più grande dell’isola,
la maggior parte degli edifici è stata rasa al suolo.
Circa 10mila gl’indigeni che hanno abbandonato il litorale
per trovare rifugio nelle zone interne.
Parimenti, nelle zone settentrionali ed occidentali della
Sumatra, decine di migliaia di persone sono fuggite dalle
proprie abitazioni temendo un maremoto.
La scossa è stata di magnitudo 8,7 della scala Richter:
si tratterebbe del sesto terremoto mai registrato in quanto
a violenza. Ma stavolta, inaspettatamente, non è seguito
un maremoto, come invece avvenne lo scorso dicembre, quando
onde gigantesche, generate dalle scosse telluriche, devastarono
villaggi e città del litorale.
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>>> DE REBUS MONGOLIAE.
In urbe Ulan Bator, olim Urga appellata, quod caput est Mongoliae,
circiter mille reclamatores maiorem democratiam flagitaverunt.
Idem, magistratus corruptionis accusantes, postulaverunt,
ut res oeconomicae praesidentis Nambar Enkhbajar, quae essent
obscuriores, examinarentur. In Mongolia novus praesidens mense
Maio designabitur. [Nuntios Latinos 1.04.2005 redegit
Tuomo Pekkanen - © Copyright Finnish
Broadcasting - Yleisradio
Oy]
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>>> ACCADE IN MONGOLIA.
Nella città di Ulan Bator [ovvero, in lingua madre,
Ulaanbaatar (‘eroe rosso’), in onore di Damdiny
Sukhebatar (1893-1923), suo liberatore; ndt] –
l’antica Urga, capitale della Mongolia – circa
un migliaio di persone sono scese in piazza per chiedere maggiore
democrazia.
I dimostranti [guidati dallo JSCM (Just Society Civic
Moment), un movimento indipendente; ndt] hanno accusato
il governo di corruzione ed hanno chiesto l’apertura
di un’inchiesta sulla controversa gestione dei fondi
pubblici operata dal presidente Namaryn Enkhbayar.
In Mongolia, il nuovo presidente sarà eletto a maggio
[il Paese è una repubblica parlamentare dal 1992,
dopo 70 anni di regime comunista, legato a filo doppio con
l’ex Unione Sovietica; attualmente è governato
democraticamente dal Partito Comunista Rivoluzionario; ndt].
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le notizie
in latino sono redatte, con scadenza settimanale, da Reijo Pitkäranta
e Tuomo Pekkanen - © Copyright Finnish
Broadcasting - Yleisradio
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le mie traduzioni e le mie note sono copyleft - Bukowski
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