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Progetto Ovidio - attualità in latino
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--- aggiornato
al 23 gennaio 2004 --- |
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N.B.: 1) le immagini associate ai testi linkano a siti inerenti agli argomenti trattati 2) le notizie vengono selezionate ed eventualmente adattate per la Rete italiana
3) i redattori finnici hanno interrotto le loro attività dal 18/06 al 20/08 per le vacanze estive, e durante le festività natalizie
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>>> KERRY IN IOWA VICTOR.
Candidati praesidentatum Americanorum petentes iam populum
ambire coeperunt. Prima comitia democratarum in civitate Iowa
facta sunt, ubi victor evasit senator John Kerry, qui duodequadraginta
centesimas suffragiorum cepit.
Factio democratarum, comitiis primariis in omnibus civitatibus
factis, candidatum suum exeunte mense Iulio eliget.
Candidatus republicanorum est George W. Bush, qui alterum
praesidentatum petit. Dies, quo alteruter de candidatis praesidens
designabitur, erit tertius decimus mensis Decembris.
Novus praesidens munus in quadriennium die vicesimo mensis
Ianuarii anno bis millesimo quinto suscipiet. Ex constitutione
Americanorum idem praesidens semel denuo creari potest. [Nuntios
Latinos 23.01.2004 redegit Tuomo Pekkanen - ©
Copyright Finnish
Broadcasting - Yleisradio
Oy]
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>>> VITTORIA DI KERRY NELLO IOWA.
Negli USA, è già iniziata la corsa per le presidenziali.
Il primo round per la nomination democratica si è giocato
nello Iowa, e ne è uscito vincitore il senatore John
Kerry [nella foto], che s’è aggiudicato
il 38% dei voti. Il partito democratico, dopo una serie di
primarie che si terranno in tutti gli stati americani, designerà
il proprio candidato alla fine di luglio.
Il candidato repubblicano è George W. Bush, che aspira
alla seconda presidenza. Chi dei due candidati [in gergo,
il binomio è detto ‘ticket’; ndt]
diverrà presidente lo si saprà il 13 dicembre.
Il nuovo presidente assumerà il mandato quadriennale
il 20 gennaio 2005. Per la costituzione americana, è
ammessa la rielezione del presidente in carica.
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>>> BUSH POLITICAM
SUAM DEFENDIT.
In oratione de statu nationis habita praesidens Bush politicam
suam defendit: Necesse fuisse impetum in Iraquiam facere,
ut Saddam Hussein arma interneciva praeparare desineret; oeconomiam
patriae praesertim propter vectigalia et tributa a regimine
suo levata meliorari; bellum terroristis illatum bene successisse,
etsi periculum terrorismi nondum esset sublatum.
Praesidens in oratione sua etiam de re sanitaria egit flagitans,
ut sumptus deminuerentur et providentia socialis, quantum
fieri posset, ad privatum dominium redigeretur.
De argumento orationis principali, scilicet de statu civitatis
foederalis Americanorum, Bush affirmavit eum validum esse
et stabilem. [Nuntios Latinos 23.01.2004 redegit Tuomo
Pekkanen - © Copyright Finnish
Broadcasting - Yleisradio
Oy]
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>>> BUSH PRO BUSH.
Nel ‘discorso sullo stato dell’Unione’,
il presidente Bush ha difeso la propria linea politica, ribadendo
la necessità della guerra irachena, per impedire che
Saddam Hussein si dotasse di armi di distruzione di massa
[interneciva]; sostenendo che l’economia nazionale è
migliorata grazie ai tagli fiscali operati dalla sua amministrazione;
assicurando la buona riuscita della lotta contro il terrorismo,
benché la minaccia terroristica non sia stata ancora
eliminata del tutto.
Il presidente, nel suo discorso, ha toccato anche la questione
relativa alla sanità, evidenziando la necessità
d’una riduzione della spesa [è uno dei capisaldi
della ‘finanza creativa’, beninteso pienamente
legale, della Casa Bianca; ndt] e, all’occorrenza,
della privatizzazione della previdenza sociale.
Per ciò che riguarda l’argomento principale del
discorso, ovvero appunto lo stato dell’Unione americana,
Bush ha affermato ch’esso gode di ottima salute [nella
foto, Bush parla al Congresso].
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>>> PRIMI MILITES IAPONIENSES
IN IRAQUIAM MISSI.
Primae copiae Iaponiensium in Iraquiam missae sunt, quae operationi
Americanorum interessent.
Sunt triginta quinque milites, qui viam circiter mille concivibus
suis praeparant.
Numquam antea post bellum mundanum secundum copiae Iaponiensium
peregre nisi ad operationes Nationum Unitarum mitti potuerunt,
quibus ab anno millesimo nongentesimo nonagesimo secundo intersunt.
Sed lex aestate anni proximi mutata est. Cum cives rem aegre
ferrent, praescriptum est, ne Iaponienses in eis Iraquiae
regionibus essent, in quibus proelia fierent.
Regimini Iaponiae periculum politicum sine dubio imminebit,
si qui milites Iaponienses in Iraquia mortem occubuerint.
[Nuntios Latinos 23.01.2004 redegit Tuomo Pekkanen
- © Copyright Finnish
Broadcasting - Yleisradio
Oy]
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>>> IN IRAQ, S’AGGIUNGE UN POSTO A TAVOLA PER
IL SOL LEVANTE.
E’ stato inviata in Iraq una prima squadra di giapponesi,
a sostegno delle operazioni statunitensi. Si tratta di un’avanguardia
di 35 soldati, col compito di preparare il terreno a circa
1.000 connazionali.
Ad eccezione delle missioni (di pace) ONU, cui partecipano
dal 1992, è la prima volta dalla seconda guerra mondiale
che truppe giapponesi vengono stanziate in terra straniera
[nel dopoguerra, infatti, la politica militare del Giappone
è stata puramente difensiva (sfaccettatura dell’ideologia
‘sakoku’, ‘paese chiuso’); ndt].
Ma la legislazione in proposito è stata modificata
nell’estate dello scorso anno.
Il forte disaccordo dell’opinione pubblica nazionale
ha spinto a limitare il dispiegamento nipponico alle ‘zone
irachene di non belligeranza’ [concetto, invero,
sui generis in Iraq, dove ci sono attacchi praticamente quotidiani
contro le truppe statunitensi e i loro alleati; le forze giapponesi
sono state destinate alla città di Samawa, nell’Iraq
meridionale; la loro missione sarà quella di fornire
aiuto umanitario e di contribuire alla ricostruzione del paese;
fatto sta che il 65% della popolazione civile condanna comunque
questo intervento; ndt].
Cosa certa è che il governo giapponese andrà
incontro ad una grave crisi politica, qualora qualche militare
giapponese, in Iraq, dovesse lasciarci la pelle [nella
foto, un soldato nipponico in missione in Iraq].
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>>> IRLANDIA PRAESIDIUM
UNIONIS EUROPAEAE TENET.
Anno vergente Irlandia praesidium Unionis Europaeae quindecim
terrarum accepit. Cum praesidium post sex menses deposuerit,
numerus membrorum erit viginti quinque.
Difficillima est quaestio de lege fundamentali, qua potestas
intra unionem iuste et ad res tractandas accommodate solvatur.
Mense Iunio Unio Europaea amplificata primum parlamentum creabit.
[Nuntios Latinos 23.01.2004 redegit Tuomo Pekkanen
- © Copyright Finnish
Broadcasting - Yleisradio
Oy]
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>>> PRESIDENZA UE: ORA TOCCA ALL’IRLANDA.
Con l’inizio del nuovo anno, l’Irlanda ha rilevato
la presidenza dell’ ‘Europa dei 15’ [nella
foto, l’irlandese Bertie Ahern, presidente di turno
della Ue]. Scaduto il mandato semestrale, il numero dei
membri salirà a 25. Resta sul tavolo la spinosa questione
relativa alla carta costituzionale, che dovrebbe garantire
opportuno equilibrio politico e decisionale all’interno
dell’Unione.
A giugno, l’UE allargata ai nuovi membri creerà
il suo primo parlamento.
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>>> BARBA VIRUM FACIT.
In quibusdam partibus Indiae septentrionalibus constitutum
est, ut custodibus publicis, qui subium sive barbam labii
superioris haberent, maior quam ceteris merces solveretur.
Magistratus enim censent subium plus auctoritatis custodibus
afferre. Praeceptum autem est, ne barba labii superioris aspectum
saevum haberet. [Nuntios Latinos 23.01.2004 redegit
Tuomo Pekkanen - © Copyright Finnish
Broadcasting - Yleisradio
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>>> UOMO BARBUTO SEMPRE TEMUTO.
In alcune regioni dell’India settentrionale si è
stabilito di pagare, rispetto agli altri agenti, un extra
stipendiale ai poliziotti che si fanno crescere i baffi [subium],
ovvero l’insieme dei peli che crescono sul labbro superiore,
dal momento che, stando alle autorità, i baffi conferirebbero
loro una maggiore autorevolezza [nella foto, un baffuto
agente di polizia indiana].
Si è altresì disposto che i baffi non abbiano
un aspetto trascurato.
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le notizie
in latino sono redatte, con scadenza settimanale, da Reijo Pitkäranta
e Tuomo Pekkanen - © Copyright Finnish
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