>>> BUSH OFFICIALITER CANDIDATUS.

Factio Republicana Americanorum praesidentem George W. Bush unanimiter candidatum nominavit, qui in proximum praesidentatum crearetur. Inter conventum factionis, qui fuit in urbe New York, multa milia hominum contra praesidentem et bellum Iraquicum in viis urbis reclamitaverunt. Plus mille quadringenti reclamatores a custodibus publicis deprehensi sunt.
In comitiis mense Novembri futuris George W. Bush aut John Kerry, candidatus democratarum, praesidens in proximum quadriennium designabitur. Apud Europaeos Kerry multo maiore quam Bush gratia valet.
Praesertim Francogallis et Germanis, qui bellum contra Iraquiam commissum non probaverunt, Bush magnopere displicet.
Ex demoscopia recens facta patet sexaginta sex centesimas Germanorum praesidentem hodiernum minus gratum habere. Apud Francogallos chartae lusoriae divulgatae sunt, quibus moderatores in regimine republicanorum potentiores eodem modo irridentur quam in illo chartiludio, quod Americani de ducibus Iraquianis in carcerem coniciendis ediderunt. [Nuntios Latinos 3.09.2004 redegit Tuomo Pekkanen - © Copyright Finnish Broadcasting - Yleisradio Oy]

>>> CANDIDATURA UFFICIALE PER BUSH.

I Repubblicani USA hanno investito all’unanimità George W. Bush della candidatura per le prossime presidenziali. Durante la convention del partito a New York, molte migliaia di persone hanno manifestato per le vie della città contro il Presidente e la guerra in Iraq. Più di 1400 i dimostranti arrestati dalla polizia.
Nelle elezioni che si terranno a novembre si designerà, tra George W. Bush e John Kerry, candidato dei Democratici, colui che coprirà la carica di Presidente per i prossimi 4 anni.
In Europa, Kerry gode molta più simpatia che Bush; particolarmente ostili a Bush Francia e Germania, da subito contrarie all’intervento armato in Iraq.
Da un recente sondaggio risulta che il 66% dei Tedeschi nutre scarsa considerazione dell’attuale Presidente. In Francia, si sono diffuse carte da gioco [chartae lusoriae] che ritraggono satiricamente i più alti dignitari repubblicani, carte simili a quelle che gli stessi Americani hanno inventato per ritrarre i leader iracheni ricercati [nella foto, il simpatico mazzo :)].

>>> ALHANOV PRAESIDENS TZETZENIAE.

In comitiis Tzetzeniae praesidens designatus est minister rerum interiorum Alu Alhanov, cui Kremlinum maxime favet. Eum septuaginta quattuor centesimas suffragiorum accepisse nuntiatur.
Octoginta centesimae civium suffragium dedisse dicuntur, quod minime credibile est, cum comitia absentibus observatoribus occidentalibus more sovietico facta vix iusta et honesta haberi possint.
Ex quinque prioribus praesidentibus Tzetzeniae quattuor occisi sunt. Ultimus ex his fuit Ahmad Kadyrov, qui mense Maio in urbe Groznyi vitam amisit. Etiam praesidentem Alhanov rebelles iam capitis damnaverunt. Munus novi praesidentis est statum rerum specie saltem stabilire, sed maximi illi esse videtur quam diutissime vitam servare. [Nuntios Latinos 3.09.2004 redegit Tuomo Pekkanen - © Copyright Finnish Broadcasting - Yleisradio Oy]

>>> CECENIA: È ALHANOV IL NUOVO PRESIDENTE.

INelle elezioni presidenziali tenutesi in Cecenia l’ha spuntata il Ministro degli Interni Alu Alhanov [nella foto], pupillo del Cremlino, conquistando il 74% degli scrutini. Inattendibile la notizia che vorrebbe la percentuale all’80%, dal momento che su elezioni svolte secondo il modello russo, in assenza di osservatori occidentali, grava sempre il sospetto di illeciti.
Quattro dei cinque ex presidenti ceceni sono caduti vittime di attentati: ultimo Ahmad Kadyrov, ucciso a maggio nella città di Grozny [dai ribelli islamico-indipendentisti; ndt]. I ribelli hanno già condannato a morte anche il presidente Alhanov. Il compito principale del nuovo presidente è mantenere perlomeno lo status quo, per quanto la sua preoccupazione più viva sia quella di rimanere in vita il più a lungo possibile.

>>> OLYMPIA ATHENIENSIA AD FINEM ADDUCTA.

Post ludos septendecim dierum ignis Olympicus Athenis exstinctus et vexillum Olympicum quinque circulorum burgimagistro Pekinensi traditum est, nam Olympia numero undetricesima post quadriennium Pekini instituentur. In ludis Atheniensibus maximum numerum numismatum aureorum cepit USA, secundum locum obtinuerunt Sinenses, tertium Russi. […] Maximam infamiam ceperunt Hungari, qui duo quidem nomismata aurea obtinuerunt sed utrumque propter abusum drogarum remittere coacti sunt. [Nuntios Latinos 3.09.2004 redegit Tuomo Pekkanen - © Copyright Finnish Broadcasting - Yleisradio Oy]

>>> GIUNTE AL TERMINE LE OLIMPIADI DI ATENE.

Dopo 17 giorni di giochi, il fuoco olimpico è stato spento [simbolicamente, dal soffio di una bimba; ndt] e la bandiera olimpica raffigurante i 5 cerchi è stata consegnata al sindaco [burgimagistro; per la precisione, nei Paesi tedeschi, il ‘borgomastro’ è il primo magistrato di una città, corrispondente appunto al nostro ‘sindaco’; ndt] di Pechino, località dove, fra 4 anni, si svolgerà la 29esima edizione delle Olimpiadi.
Nelle gare ateniesi, gli USA hanno conquistato il maggior numero di medaglie d’oro: al secondo posto la Cina, al terzo la Russia. […] Macchiata d’onta la prova dell’Ungheria: ha dovuto riconsegnare entrambe le medaglie d’oro conquistate sul campo per reato di doping [propter abusum drogarum].