>>> VACCINUM ADVERSUS MALARIAM.

Medici adversus malariam pugnantes magnos progressus fecerunt.
Investigatores enim nuntiaverunt vaccinum, cui pertractando strenue operam dedissent, se utilissimum ad illum morbum avertendum praebuisse.
Experimenta enim in infantibus Mozambicanis instituta ostendisse vim novi remedii tantam esse, ut periculum malariae eius ope tricenis fere centesimis deminueretur.
Idem dixerunt necesse esse illud vaccinum etiamnunc probaretur, quam ob rem existimandum esset id non ante annum bismillesimum decimum (2010) venale propositum iri. [Nuntios Latinos 22.10.2004 redegit Reijo Pitkäranta - © Copyright Finnish Broadcasting - Yleisradio Oy]

>>> VACCINO CONTRO LA MALARIA.

Importante passo avanti, per la medicina, nella lotta contro la malaria.
Stando al rapporto dell’équipe di ricerca, il vaccino – frutto d’una lunga e intensa sperimentazione – s’ è rivelato particolarmente valido nel combattere il morbo.
Le cure sperimentali, condotte su un campione di bambini del Mozambico, hanno mostrato infatti che l’efficacia del nuovo farmaco è tale da far diminuire, con la sua azione, del 30% la soglia di letalità della malattia.
S’è tuttavia evidenziata la necessità di ulteriori test sul vaccino, per la qual cosa, secondo le previsioni, esso sarà disponibile sul mercato non prima del 2010 [il vaccino - chiamato RTS S/AS02A e prodotto dalla GlaxoSmithKline - agisce nella fase “pre-eritrocitica”, ovvero prima che i globuli rossi vengano infettati; è stato sperimentato nella provincia di Maputo, sud del Mozambico, dal Cism, il primo centro di ricerca ad operare nel paese africano, nato dalla collaborazione tra il Ministero della salute del Mozambico e il Centro per la Salute Internazionale della Clinica Universitaria di Barcellona; un consistente contributo alla ricerca, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Lancet, è arrivato anche della fondazione Bill e Melinda Gates (nella foto, i due magnati con alcuni bambini affetti da malaria); ndt].

>>> DE MINIMIS VITAE CONDICIONIBUS.

Tertia pars infantium in Europa orientali et terris pristinae Unionis Sovieticae habitantium in paupertate vivit, ut censet Unicef, ordo Nationum Unitarum liberis tuendis.
Neque oeconomiam in his civitatibus crescentem ad condicionem eorum quicquam valere.
Ordo autem Nationum Unitarum ab alimentis et agricultura (FAO) relationem divulgavit, unde patet Albanos esse populum in Europa omnium pauperrimum.
Tanta enim inopia laborant, ut plerisque eorum minus binis dollaris cotidie vivendum sit. [Nuntios Latinos 22.10.2004 redegit Reijo Pitkäranta - © Copyright Finnish Broadcasting - Yleisradio Oy]

>>> SOGLIA DI SOPRAVVIVENZA.

Come denuncia l’Unicef - il Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia - 1/3 della popolazione infantile in Europa orientale e nell’ex URSS vive nell’indigenza, nonostante i progressi economici realizzati in tali regioni [sono i dati del ‘Social Monitor Innocenti 2004’, il dossier del centro di ricerca Innocenti che annualmente fa il punto sul benessere dei bambini; ndt].
L’Organizzazione per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO) dell’ONU ha inoltre diffuso un rapporto da cui s’evince che è l’Albania la nazione europea in assoluto più povera: il livello di povertà è tale che la maggior parte della popolazione è ridotta a vivere con meno di 2 dollari al giorno.