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Ovidio


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Progetto Ovidio - attualità in latino

--- aggiornato al 30 aprile 2004 ---


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N.B.: 1) le immagini associate ai testi linkano a siti inerenti agli argomenti trattati
2) le notizie vengono selezionate ed eventualmente adattate per la Rete italiana
3) i redattori finnici hanno interrotto le loro attività dal 18/06 al 20/08 per le vacanze estive, e durante le festività natalizie

dossier in proposito a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri


>>> UNIO EUROPAEA AMPLIFICATUR.

Kalendis Maiis Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Tzechia, Slovakia, Slovenia, Hungaria atque pars Cypri Graeca et Melitta ad Unionem Europaeam officialiter adiunguntur.
Illa amplificatio, qua numerus membrorum fit viginti quinque, multas difficultates et politicas et oeconomicas secum affert, quia pleraeque novarum nationum erant quondam partes confoederationis orientalis.
Quam ob rem illae et re oeconomica et condicionibus vitae et consuetudinibus politicis a membris unionis prioribus multum differunt.
Spes autem est stabilitatem tam politicam quam oeconomicam per amplificationem in Europa auctum iri, nam oeconomia novorum membrorum crescente differentiae, quae sunt in vitae condicionibus orientis et occidentis, paulatim deminuentur.
De nova lege fundamentali concordia nondum inventa est. Discordiae praesertim ad suffragium in consilio ministrorum impertiendum et ad numerum commissariorum pertinent.
Ideo sunt, qui timeant, ne amplificatio initium dissolutionis fiat, cum unio viginti quinque terrarum rationibus regatur, quae in principio ad cooperationem sex nationum sint institutae. [Nuntios Latinos 30.04.2004 redegit Tuomo Pekkanen - © Copyright Finnish Broadcasting - Yleisradio Oy]

 


>>> ALLARGAMENTO DELL’UE.


Il I maggio segnerà l’entrata ufficiale nell’UE di Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Repubblica ceca [Tzechia], Slovacchia, Slovenia, Ungheria, parte greca di Cipro e Malta [Melitta].
L’espansione, che vede la crescita dei Paesi membri a 25, si tira dietro molte problematiche di livello politico ed economico, dal momento che la maggior parte dei nuovi membri un tempo [ovvero, ai tempi della Guerra Fredda; ndt] apparteneva al ‘blocco orientale’, ragion per cui essi – per economia, condizioni di vita ed assetto politico – presentano insanabili differenze rispetto ai Paesi che hanno aderito per primi all’Unione.
Si spera, d’altro canto, che quest’espansione sia foriera, in Europa, di stabilità politica ed economica: la ripresa economica dei nuovi Stati membri appianerà progressivamente il divario di ricchezza tra l’Est e l’ Ovest.
Intanto, ancora non si è giunti ad un accordo sulla nuova costituzione [lege fundamentali]: i punti di attrito riguardano soprattutto il problema della ponderazione dei voti nel consiglio dei ministri e il numero dei commissari [c’è chi si oppone al meccanismo di ‘doppia maggioranza’ e chi propone una (cosiddetta) ‘commissione compatta’, con soli 15 commissari ‘pesanti’ con diritto di voto; soluzione, quest’ultima, ovviamente osteggiata dai membri di minore entità; ndt]. Pertanto, serpeggia il timore che questo allargamento sia, invero, l’inizio della fine per l’UE, giacché essa, benché allargata a 25 Stati, si trova ad esser retta dalle stesse ‘regole di cooperazione’ stabilite, in principio, dai 6 Paesi fondatori [ovvero: Italia, Germania, Francia e Benelux; i timori, insomma, sono che in un’Europa così ‘affollata’ si creino situazioni a doppia velocità, soprattutto economica, e che l’intera struttura organizzativa, già messa a dura prova nell’Europa dei 15, ora collassi definitivamente; ndt].


un bel sito di solidarietà alle vittime


>>> MEMORIA CLADIS CHERNOBYLIENSIS.

In Ucraina clades Chernobyliensis, quae fuit abhinc duodeviginti annos, in memoriam revocata est.
Calamitas illa funestissima accidit, cum reactorium electrificinae displosum sordes nucleares in magnam Europae partem dispergeret.
Hodie quoque in Ucraina plus duae miliones civium morbis radiatione nucleari effectis laborant. [Nuntios Latinos 30.04.2004 redegit Tuomo Pekkanen - © Copyright Finnish Broadcasting - Yleisradio Oy]

 


>>> IN RICORDO DEL DISASTRO DI CHERNOBYL.


In Ucraina, s’è celebrato il triste anniversario del disastro di Chernobyl, avvenuto 18 anni or sono: un disastro di portata elevatissima, giacché, in seguito all’esplosione del reattore d’una centrale, una nube radioattiva si sparse su buona parte dell’Europa. A tutt’oggi, in Ucraina, più di 2 milioni sono coloro che soffrono ancora gli effetti della radiazione nucleare.



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le notizie in latino sono redatte, con scadenza settimanale, da Reijo Pitkäranta e Tuomo Pekkanen - © Copyright Finnish Broadcasting - Yleisradio Oy

le mie traduzioni e le mie note sono copyleft - Bukowski

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