Cerca |
|
|
|
Progetto Ovidio - attualità in latino
|
--- aggiornato
al 18 aprile 2003--- |
link amici >>> |
N.B.: 1) le immagini associate ai testi linkano a siti inerenti agli argomenti trattati 2) le notizie vengono selezionate ed eventualmente adattate per la Rete italiana |
|
>>> RUSSI DE SPECULATIONE
ACCUSANTUR.
Acta Britannica, quibus titulus est Sunday Telegraph, rettulerunt
documenta quaedam Bagdati reperta esse, ex quibus appareret
Russos cum Iraquia ante bellum collaboravisse. Russiam ministrum
Britanniae primarium Tony Blair aliosque moderatores occidentales
speculatam esse et Iraquianos de rebus cognitis certiores
fecisse. Ita Saddamum Hussein e.g. comperisse Britanniam mense
Februario nondum ad bellum paratam fuisse. Eisdem documentis
patefieri etiam de visis syngraphis in usum speculatorum acquirendis
inter Russiam et Iraquiam convenisse. Regimen Britanniae de
hac speculatione sententiam non dixit, quia illa documenta,
quibus Sunday Telegraph niteretur, nondum accepisset. [Nuntios
Latinos 18.4.2003 redegit Tuomo Pekkanen - ©
Copyright Finnish
Broadcasting - Yleisradio
Oy]
|
|
>>> RUSSIA SOTTO ACCUSA PER SPIONAGGIO.
Scoop del tabloid britannico Sunday Telegraph [edizione
del 13 aprile 2003; ndt], secondo il quale sono stati
rinvenuti a Baghdad dei documenti (segreti) che attesterebbero
connivenze tra Russi ed Iracheni, prima dello scoppio della
guerra: in particolare, la Russia avrebbe compiuto opera di
spionaggio sul premier inglese Tony Blair e su altri leader
occidentali, ed avrebbe passato le relative informazioni agl’Iracheni.
Saddam Hussein, ad esempio [e.g., abbreviazione di “exempli
gratia”; ndt], sarebbe stato al corrente del fatto
che l’Inghilterra, nel mese di febbraio, non era ancora
pronta alla guerra.
Dalla stessa documentazione vien fuori che Russia ed Iraq
stavano trattando la concessione di salvacondotti [visis syngraphis]
per uso spionistico.
Il Governo inglese non s’è pronunciato sulla
vicenda di spionaggio, non avendo ancora acquisito la documentazione
sulla quale Sunday Telegraph fonda le proprie indiscrezioni.
|
|
>>> BUSH SYRIAM MONUIT.
Praesidens George W. Bush Syriam iam iterum monuit, ne pristinos
moderatores Iraquianorum adiuvaret: cum Americanis collaboraret
neve administris aut militibus Iraquianis, si illuc perfugissent,
asylum daret. Administratores Syriaci Americanorum de Iraquianis
adiuvandis criminationes reppulerunt affirmantes illas fundamento
omnino carere. [Nuntios Latinos 18.4.2003 redegit
Tuomo Pekkanen - © Copyright Finnish
Broadcasting - Yleisradio
Oy]
|
|
>>> SIRIA NEL MIRINO DI BUSH.
Ennesima strigliata del presidente George W. Bush alla Siria,
su supposti appoggi offerti a membri dell’ex-regime
iracheno: la Siria dovrebbe collaborare con gli Usa e non
concedere asilo ai capi o ai soldati iracheni, eventualmente
rifugiatisi nei territori siriani.
Le Autorità siriane, dal canto loro, hanno decisamente
smentito, sottolineandone l’assoluta infondatezza, le
insinuanti accuse di connivenza con l’Iraq rivolte dagli
Usa.
|
|
>>> ORDO BAGDATI RESTITUITUR.
Corruente Saddami Hussein regimine, cum pristini custodes
publici dispersi essent et milites foederatorum adhuc proeliis
detinerentur, condiciones in urbibus Iraquiae erant turbulentae.
Praecipue Bagdati, ubi quinque miliones hominum habitant,
aqua et electricitate telephonisque deficientibus atque furibus
et praedatoribus grassantibus vita civium erat gravissima.
Nunc autem Americani cum Iraquianis de custodibus convocandis
et de electricitate distribuenda consilia ceperunt. Multi
voluntarii Iraquiani nomen suum dederunt, ut Americanos ad
ordinem restituendum adiuvarent et corpora bello caducorum
de viis congererent. Bagdatenses ipsi fures arripuerunt eosque
coegerunt, ut praedam redderent aut in meschitis deponerent.
[Nuntios Latinos 18.4.2003 redegit Tuomo Pekkanen
- © Copyright Finnish
Broadcasting - Yleisradio
Oy]
|
|
>>> BAGHDAD: RITORNO ALL’ORDINE.
Mentre il regime di Saddam Hussein andava incontro allo sfacelo,
nelle città irachene regnava il caos, poiché
- da una parte - il servizio d’ordine legato all’ex-regime
era allo sbaraglio, - dall’altra - le forze alleate
erano ancora impegnate in scontri armati.
In particolar modo, a Baghdad – città che vanta
ben 5 milioni di abitanti – davvero malagevoli si presentavano
le condizioni dei cittadini, costretti a subire penuria d’acqua,
l’interruzione delle linee elettriche e telefoniche,
nonché atti di sciacallaggio.
Ma, attualmente, si è pervenuti ad un accordo di collaborazione
tra Americani ed Iracheni sulla necessità di ripristinare
un servizio d’ordine ed il funzionamento delle linee
elettriche. Tra gl’Iracheni si sono registrati molti
arruolamenti di volontari, col compito di agevolare gli Americani
nel ristabilimento d’uno stato di normalità e
di sgombrare le strade dai cadaveri delle vittime del conflitto.
Sono stati gli stessi abitanti di Baghdad ad acciuffare gli
sciacalli, e a costringerli a restituire il bottino o a riporlo
nelle moschee.
|
|
>>> MUSEUM ARCH. VASTATA.
Antequam bellum in Iraquia ortum erat, archaeologi appellaverunt,
ne monumentis Iraquiae antiquis damna afferrentur. Neque thesauris
archaeologicis inter ipsa proelia quicquam gravius accidisse
videtur. At bello confecto latrones in Museum archaeologicum
Bagdatense penetraverunt et ibi duos dies saevientes res pretiosissimas
deleverunt aut furto abstulerunt. Circiter octoginta centesimae
ex thesauris archaeologicis ibi servatis ita perierunt. Archaeologi
in variis orbis terrarum partibus censent illo latrocinio
hereditatem totius humanitatis terribiliter violatam et vitiatam
esse. In museo Bagdatensi deposita erat collectio historiae
Mesopotamiae, cuius vetustissima monumenta sunt septem milium
annorum. De monumentis et artificiis in bello tuendis anno
millesimo nongentesimo quinquagesimo quarto (1954) in urbe
Haga inter nationes convenit. Nunc autem cooperatione internationali
opus est, ut pars saltem thesaurorum recipiatur, cum res pretiosae
et documenta ex Museo Bagdatensi ablata in mercatu artis occidentali
venditari incipiant. [Nuntios Latinos 18.4.2003 redegit
Tuomo Pekkanen - © Copyright Finnish
Broadcasting - Yleisradio
Oy]
|
|
>>> BAGHDAD: “SACCO” DEL MUSEO ARCHEOLOGICO.
Già prima dello scoppio della guerra irachena, gli
archeologi e gli studiosi d’antichità avevano
lanciato un appello internazionale a che si scongiurasse la
distruzione del patrimonio culturale e monumentale dell’Iraq.
In effetti, durante il conflitto, quel patrimonio non ha subìto
gravi danni.
Tuttavia, a guerra finita, alcuni vandali e sciacalli si sono
intrufolati nel Museo Archeologico di Baghdad, dove –
per due giorni – si sono accaniti contro oggetti d’inestimabile
valore, mandandoli in frantumi o trafugandoli.
Circa l’80% dei tesori archeologici custoditi nel Museo
è andato perduto. Gli archeologi di tutto il mondo
stigmatizzano tale sciacallaggio come un terribile attentato
perpetrato contro un patrimonio culturale dell’intera
umanità.
Nel Museo di Baghdad erano custoditi, tra l’altro, archivi
sull’antica Mesopotamia, contenenti reperti e testimonianze
risalenti a 7mila anni fa.
Esiste un’apposita Convenzione internazionale –
stipulata a L'Aja [in urbe Haga] nel 1954 - sulla protezione
dei beni culturali in caso di conflitto armato [una curiosità,
se vogliamo così chiamarla: il coraggiosissimo comitato
dello Scudo Blu Internazionale (ICBS International Commitee
of the Blue Shield), fondato nel 1996, prende il nome proprio
dal simbolo specificato nella Convenzione de L’Aja a
protezione dei beni culturali; ndt].
Si presenta, allora, la necessità di una cooperazione
internazionale, volta a recuperare almeno una parte di suddetti
tesori, anche visto che preziosi oggetti e documenti trafugati
dal Museo di Baghdad cominciano a circolare nel “mercato
nero” occidentale.
|
le notizie
in latino sono redatte, con scadenza settimanale, da Reijo Pitkäranta
e Tuomo Pekkanen - © Copyright Finnish
Broadcasting - Yleisradio
Oy
le mie traduzioni e le mie note sono copyleft - Bukowski
la ricerca iconografica è stata effettuata tramite l'apposita
sezione di arianna.it
la ricerca e la selezione dei link sono state effettuate tramite
Yahoo!
italia
|
|
tutto
il materiale presente su questo sito è a libera disposizione di tutti,
ad uso didattico e personale, non profit/no copyright --- bukowski
|
|
|