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Progetto Ovidio - attualità in latino

--- aggiornato al 16 maggio 2003---


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N.B.: 1) le immagini associate ai testi linkano a siti inerenti agli argomenti trattati
2) le notizie vengono selezionate ed eventualmente adattate per la Rete italiana

 

aggiornamento in tempo reale sulla SARS curato da Yahoo!


>>> SARS VAGARI PERGIT.

Morbus SARS sive severum acutum respiratorium syndroma, quae etiam pneumonia atypica appellatur, non tantum in Asia et America septentrionali grassatur, sed etiam in quibusdam terris Europae vagari coepit. […] SARS rei periegeticae damna in illis quoque terris attulit, in quibus rariores contagiones exstiterunt. Nam viatores Indiam, Indonesiam, Malesiam, Philippinas Thailandiamque eodem modo vitaverunt quam Sinas, Hongcongum et Singapuram, quae morbo maxime afflictantur. SARS peregrinos magis sollicitare videtur quam ictus terroristicus anno proximo in insula Balio factus. Cum homines terras, ubi SARS vagatur, petere non audeant, societates aëriae graviora damna quam inter bellum Iraquicum capiunt. Apud Sinenses morbo affectorum numerus iam quinque milia superat; in toto orbe terrarum aegrotantes sunt plus septem milia, ex quibus mortui circiter sescenti. Hi numeri, admodum approximativi, in dies singulos crescunt. Postquam primus morbi casus mense Februario apud Sinenses apparuit, contagio paulatim per orbem vagata est neque adhuc retineri potuit. Letalitas morbo affectorum ab initio contagionis ad octo fere centesimas aucta est et adhuc augeri posse aestimatur. [Nuntios Latinos 16.5.2003 redegit Tuomo Pekkanen - © Copyright Finnish Broadcasting - Yleisradio Oy]

 


>>> SARS: NON S’ARRESTA LA DIFFUSIONE DEL MORBO.


Il morbo SARS – acronimo per “sindrome respiratoria acuta grave”, altrimenti conosciuta come “polmonite atipica” – non infierisce oramai solo in Asia e in America del Nord, ma ha preso a diffondersi anche in alcune regioni d’Europa. […]
La polmonite atipica ha provocato danni all’economia turistica [rei periegeticae] anche in quei Paesi soltanto sfiorati dal contagio. L’Indonesia, la Malesia, le Filippine e la Thailandia sono state infatti cassate quali mete turistiche al pari di Cina [nella foto, una donna passa accanto a un cartellone con scritto "Non sputare" disposto dal governo cinese, governo che ha deciso di ricorrere all’estrema misura della pena di morte contro chiunque diffonda intenzionalmente il virus SARS; ndt], Hong Kong e Singapore, l’epicentro del morbo.
La SARS sembra accanirsi contro i turisti più che l’attentato terroristico perpetrato, lo scorso anno, nell’isola di Bali [l’attentato, avvenuto il 12 ottobre 2002, provocò la morte di almeno 202 persone, in gran parte appunto turisti stranieri, in due locali notturni dell'isola; ndt].
Poiché ci si tiene lontani dai Paesi afflitti dalla SARS, le compagnie aeree stanno subendo danni maggiori che durante la guerra irachena.
In Cina, il numero dei contagiati oramai supera le 5mila unità; nel mondo, sono più di 7mila, quasi 600 dei quali sono morti. Tali cifre, decisamente approssimative, crescono di giorno in giorno.
Dopo i primi casi della malattia, registrati in Cina nel febbraio scorso, il contagio s’è progressivamente esteso in altri Paesi del Mondo, e a tutt’oggi non si è ancora in grado di circoscriverlo. Dall’inizio del contagio, l’indice di mortalità della malattia è salito all’8% circa, ma è una percentuale destinata ad aumentare.


una tipica americanata: il mazzo di carte dei leader iracheni ricercati, ora addirittura in vendita su internet


>>> QUSAI HUSSEIN MILIARDUM RAPUIT.

Uno die ante, quam primae bombae in Bagdatum ceciderant, Qusai, filius praesidentis Saddam Hussein, ingentem summam pecuniae ex argentaria centrali Iraquiae arripuit. Aliquot magistratibus comitantibus in illam argentariam venit et officialibus mandatum praesidentis ostendit, ex quo miliardum dollarorum sibi numeraretur. Neque officiales facere potuerunt, quin illi parerent. Filio igitur praesidentis nongentas miliones dollarorum, quae ex chartulis nummariis centum dollarorum constabant, et centum miliones euronum tradiderunt. Chartularum copia tanta fuit, ut grex virorum, per duas horas laborans, illis tres autocarros oneraret. Nuper magistratus Americani nuntiaverunt maiorem partem praedae forsitan iam mense Aprili a militibus Americanis repertam esse. Nihilo minus rapina a Qusai facta inter maxima omnium latrocinia numeranda est. Si chartulae nummariae ab eo arreptae alia super aliam struerentur, turris pecuniaria uno chiliometro altior ex illis fieret. [Nuntios Latinos 16.5.2003 redegit Tuomo Pekkanen - © Copyright Finnish Broadcasting - Yleisradio Oy]

 


>>> IL “LUPIN” QUSAI HUSSEIN SGRAFFIGNÒ 1 MILIARDO DI DOLLARI.


Alla vigilia del primo attacco missilistico su Baghdad [e dunque, il giorno prima dell’inizio ufficiale della II guerra irachena, ovvero, precisamente, nel pomeriggio del 18 marzo 2003; ndt], Qusay – figlio del dittatore Saddam Hussein – ritirò di nascosto, dalla Banca Centrale d’Iraq, un’ingente somma di denaro. Qusay [nella foto; nell’ormai famigerato “mazzo di carte” USA, cui rimanda il link, Qusay è l’asso di fiori, Saddam quello di picche; ndt] giunse alla Banca accompagnato da alcuni ministri, e mostrò ai funzionari un ordine scritto del dittatore che l’autorizzava a prelevare 1 miliardo di dollari.
I funzionari della banca, impossibilitati ad agire diversamente, obbedirono, versando al figlio del dittatore 900 milioni di dollari, in centoni, e 100 milioni di euro. Tanta era la quantità di banconote che ci vollero ben due ore e un gruppo nutrito di uomini per trasferirla su tre camion con rimorchio.
Funzionari del governo americano hanno recentemente comunicato che la maggior parte del bottino sarebbe stata recuperata dai soldati Usa già ad aprile.
Fatto sta che il prelievo illecito operato da Qusai entra a buon diritto nel guinness dei primati, in fatto di rapine: se s’impilassero le banconote, si ricaverebbe una torre di denaro alta più di 1 Km.




un sito in italiano completamente dedicato alla città russa


>>> PETROBURGUM, URBS CCC ANNORUM.

Petroburgum, megalopolis Russiae, anniversarium trecentesimum agit. Nam mense Maio, anno millesimo septingentesimo tertio, Petrus Magnus, imperator Russorum, decrevit, ut in faucibus Nevae fluminis castrum Petri et Pauli muniretur. Sollemnitates, quibus origo urbis celebratur, iam incohatae per totam aestatem continuabuntur. [Nuntios Latinos 16.5.2003 redegit Tuomo Pekkanen - © Copyright Finnish Broadcasting - Yleisradio Oy]

 


>>> AUGURI, PIETROBURGO, CITTA’ TRECENTENARIA!


Compie 300 anni la megalopoli russa Pietroburgo [nella foto, una veduta del Palazzo d'Inverno], fondata – per volere dello zar Pietro il Grande – nel maggio 1703 a difesa della fortezza di Pietro e Paolo, alle foci della Neva. Le celebrazioni dell’anniversario, già iniziate, si protrarranno per tutta l’estate.


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le notizie in latino sono redatte, con scadenza settimanale, da Reijo Pitkäranta e Tuomo Pekkanen - © Copyright Finnish Broadcasting - Yleisradio Oy

le mie traduzioni e le mie note sono copyleft - Bukowski

la ricerca iconografica è stata effettuata tramite l'apposita sezione di arianna.it

la ricerca e la selezione dei link sono state effettuate tramite Yahoo! italia


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