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>>> IRANIANI RENOVATIONES
FLAGITANT.
Teherani, in capite Iraniae, multa milia hominum contra regimen
reclamitantia democratiam flagitaverunt et administratores
clericales vituperaverunt. Imprimis studentes Universitatis
Teheranensis, condiciones patriae politicas aegre ferentes,
postulaverunt, ut ajatollah Ali Khamenei a munere discederet
vel amoveretur. Reclamationes, quae etiam in aliis urbibus
exstiterunt, in tumultus mutatae sunt, cum vigiles voluntarii,
regimen defendentes, reclamatores vehementer aggressi male
mulcare coepissent. Moderatores clericales Americanos accusaverunt,
quod tumultuantes sustinuendo rebus Iraniae interioribus intervenissent
et ita bellum psychologicum contra Iraniam intulissent.
Washingtonienses credunt regimen Iraniae consuetudines cum
ordinibus terroristicis habere.
Praeterea timent, ne Iraniani in inceptis arma nuclearia parandi
longius processerint quam creditum sit. Dubitant autem oppositionem
Iraniae politicam aperte adiuvare, nam multis Iranianis USA
est “magnus Satanas”, cuius auxilium oppositioni
damnosius quam utilius esse possit. [Nuntios Latinos
20.6.2003 redegit Tuomo Pekkanen - © Copyright
Finnish
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Oy]
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>>> IRAN: SI LOTTA PER LE RIFORME.
A Teheran, capitale dell’Iran, molte migliaia di oppositori
del regime hanno protestato in favore della democrazia e contro
i capi religiosi [che, in quel Paese detengono, come si
sa, anche il potere politico; ndt]: in primo luogo gli
studenti dell’Università di Teheran, i quali,
insofferenti alla politica del regime, hanno inneggiato alle
dimissioni, o comunque alla defenestrazione, dell’ajatollah
Ali Khamenei [nella foto].
La protesta, estesasi anche in altre città, è
degenerata in tumulto allorquando truppe volontarie filogovernative
hanno aggredito con violenza, e malmenato, i manifestanti.
I capi religiosi hanno accusato gli Usa d’aver fatto,
appoggiando la protesta, “ingerenza” nella politica
interna dell’Iran, e d’aver scatenato una guerra
psicologica contro L’Iran stesso.
Da parte sua, il governo americano [Washingtonienses] si dice
certo di una connivenza del regime iraniano con le organizzazioni
terroristiche. Esterna, inoltre, il timore che l’Iran,
sul terreno degli armamenti nucleari, sia molto più
avanti rispetto alle previsioni ufficiali.
Domina, tuttavia, incertezza sull’opportunità
di un appoggio aperto alle frange d’opposizione interna
al regime: per molti Iraniani, infatti, gli Usa sono “il
grande Satana”, e un appoggio aperto potrebbe riuscire
all’opposizione più dannoso che utile.
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>>> FERRIVIA INTER
COREAS IUNCTA.
Coreani septentrionales et australes orbitam ferriviariam
inter patrias suas iunctam celebraverunt. Caerimonia fuit
tantum symbolica, nam opus nondum est perfectum. Tramina trans
limitem non ante quam anno exeunte transire poterunt. Ferrivia
Seulum, caput Coreae Australis, cum urbe Sinuiju Coreae Septentrionalis
coniungit. Consilium ferriviam inter utramque Coream aperiendi
fuit signum conspicuum relaxationis inter utrosque Coreanos
politicae. Utrique exspectant novam ferriviam non tantum commeatui
sed etiam commercio profuturam esse. Sed rixa de armis nuclearibus,
quae Coreani septentrionales sibi parare volunt, hilaritatem
diei festi temperavit. [Nuntios Latinos 20.6.2003
redegit Tuomo Pekkanen - © Copyright Finnish
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Oy]
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>>> NODO FERROVIARIO INTERCOREANO.
I coreani del nord e quelli del sud hanno celebrato [il
14 giugno 2003, ndt] l’allaccio ferroviario tra
i due Paesi. La cerimonia è stata solo simbolica, dato
che la costruzione non è ancora ultimata [nella
foto, operai coreani al lavoro su un binario]: i treni
[tramina], infatti, potranno oltrepassare il confine (tracciato
tra le due Coree) non prima della fine dell’anno. Il
nodo ferroviario collega Seul, capitale della Corea del Sud,
con la città nordcoreana di Sinuiju [il collegamento
unisce i due tronconi della linea ferroviaria che correva
lungo la penisola coreana e che fu tagliata durante la guerra
di Corea (1950-53); ndt].
La decisione di (ri)aprire il collegamento ferroviario tra
le due Coree è stato segno tangibile della distensione
politica fra i due Paesi, i quali s’attendono, dalla
nuova ferrovia, vantaggi non solo per il transito degli uomini
ma anche per il trasporto delle merci. Ma la tensione relativa
ai piani nucleari nordcoreani ha ridimensionato la festosità
dell’evento.
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>>> EXAMINA LOCUSTARUM
MESSEM DEVORANT.
Maiora examina locustarum quam proximis sexaginta annis in
occidentalibus partibus Americae septentrionalis apparuerunt.
In civitatibus Nevada, Utah, Idaho locustae messes deleverunt
et commeatui vehiculari impedimento fuerunt. Nam magna locustarum
examina, quae rotis vehiculorum comprimuntur, vias publicas
lubricissimas et ita vehentibus periculosas faciunt. [Nuntios
Latinos 20.6.2003 redegit Tuomo Pekkanen - ©
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>>> LOCUSTE FAMELICHE.
Sciami di locuste, i più numerosi e folti degli ultimi
sessant’anni, hanno investito il nord-ovest degli Stati
Uniti – Nevada, Utah, Idaho – divorando i raccolti
e impedendo la circolazione stradale, dato che, schiacciati
dalle ruote delle macchine, rendono le strade molto, e dunque
pericolosamente, scivolose.
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le notizie
in latino sono redatte, con scadenza settimanale, da Reijo Pitkäranta
e Tuomo Pekkanen - © Copyright Finnish
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