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>>> COLUMBIA PERIIT.
Navicula spatialis Americanorum, nomine Columbia, paucis minutis
antequam descendere debuit, supra Texasiam periit. Septem
astronautae, ex quibus duae erant feminae, vitam amiserunt.
In taeniis magnetoscopicis, inter descensum naviculae factis,
videri potuit, quomodo navicula, cum adhuc in altitudine circiter
sexaginta chiliometrorum esset, in complures partes frangeretur.
Illo tempore velocitas eius erat viginti milium chiliometrorum
horalium. Testes oculati narraverunt se prope urbes Dallas
et Fort Worth sonum displosionis audivisse. Partes naviculae
et reliquiae astronautarum in eadem regione passim repertae
sunt.
Columbia in spatio cosmico sedecim dies fuerat et antea viginti
septem volatus feliciter fecerat. Nulli ex vehiculis spatialibus
Americanorum acciderat, ut in descensu interiret. Paucis secundis
ante calamitatem astronautae, qui in Columbia erant, de problematis
technicis nuntiaverant. Praeterea cognitum est in quattuor
naviculis spatialibus, quae Americanis in usu sunt, fissuras
minutissimas antea repertas esse. Ideo verisimile videtur
originem calamitatis fuisse vitium technicum. Scuta thermica,
quae naviculam contra calorem in descensu crescentem defenderent,
aliquo modo tam gravia damna cepisse, ut illa exardescens
interiret. Quam ob rem omnes navicularum spatialium volatus
interrupti sunt, donec de causa cladis certiora cognosceretur.
[Nuntios Latinos 7.2.2003 redegit Reijo Pitkäranta
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Broadcasting - Yleisradio
Oy]
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>>> IL DISASTRO DELLA COLUMBIA.
La navicella spaziale americana Columbia è andata distrutta
nei cieli del Texas pochi minuti prima del previsto atterraggio.
I sette astronauti - tra cui due donne - sono morti. Nelle
registrazioni al magnetoscopio, fatte durante la fase di atterraggio
della navicella, si è potuto appurare in che modo la
navicella sia esplosa, andando in frantumi, mentre era ad
una distanza di circa 60 km dal suolo. In quel momento, viaggiava
ad una velocità di 20mila km/h.
Testimoni hanno raccontato che il boato della conflagrazione
è stato avvertito sino a Dallas e Fort Worth. Frammenti
della navicella e resti degli astronauti sono stati trovati,
sparsi un po' ovunque, nella suddetta area geografica.
La Columbia era rimasta in orbita nello spazio per 16 giorni
e, prima d'allora, aveva condotto a buon porto già
7 missioni di volo. Non era mai accaduto che un veicolo spaziale
americano esplodesse in fase d'atterraggio. Pochi secondi
prima del tragico evento, gli astronauti a bordo della Columbia
avevano comunicato l'esistenza di problemi tecnici. Rivelazioni
successive hanno reso noto che in 4 navicelle spaziali, di
dotazione statunitense, era stata in precedenza riscontrata
la presenza di microscopiche crepe nel telaio. Il che autorizza
a presumere che la tragica fatalità sia stata dovuta
ad un guasto tecnico. Gli scudi termici - atti a proteggere
la navicella dall'aumento del calore [dovuto all'attrito
atmosferico, ndt] in fase d'atterraggio - per qualche
motivo hanno accusato un grave mal funzionamento, al punto
che la navicella è esplosa per l'elevatissima temperatura.
In ragione di ciò, sono stati interrotti tutti i voli
spaziali, fino a che l'inchiesta non metterà definitiva
luce sulla reale causa del disastro.
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>>> POWELL TESTIMONIA
PROPOSUIT.
Colin Powell, minister a rebus exteris Americanorum, Consilio
securitatis Nationum Unitarum multa et varia testimonia ostendit,
quibus probaret Iraquianos arma interneciva occultare. Erant
in eis phonotaeniae colloquiorum clandestinorum et photographemata
laboratoriorum mobilium, in quibus arma biologica pararentur.
Delegatus Iraquiae omnia testimonia ficta et falsa esse asseveravit.
[Nuntios Latinos 7.2.2003 redegit Reijo Pitkäranta
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>>> POWELL: ECCO LE PROVE!
Colin Powell, il Ministro degli Affari Esteri statunitense
[altrimenti detto: Segretario di Stato, ndt] ha esibito
al Consiglio di Sicurezza dell'ONU un dossier [multa et varia]
di prove, che denuncerebbero l'effettivo occultamento di armi
di distruzione di massa [interneciva] operato dal regime iracheno.
Nel novero delle prove, intercettazioni audio di colloqui
segreti (tra militari iracheni) e foto di "laboratori
mobili", adibiti alla preparazione di armi biologiche.
Il delegato iracheno ha, con fermezza, contestato e negato
l'attendibilità di tutte le prove esibite.
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le notizie
in latino sono redatte, con scadenza settimanale, da Reijo Pitkäranta
e Tuomo Pekkanen - © Copyright Finnish
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